Esisteva già un film, risalente al 1998, ribattezzato dai distributori nostrani Attacco al potere (The Siege era il titolo originale); un discreto thriller politico, considerato che l’autore, Edward Zwick, azzecca di rado i dosaggi di azione e introspezione. Tre anni fa, a confondere le idee, dotato del medesimo nome italiano giunse da noi Olympus Has Fallen, il quale, trattando di un presidente degli USA vittima di uno spettacolare attentato (l’Olimpo evocato è la Casa Bianca) e protetto dal suo coriaceo caposcorta, con quel lungometraggio aveva da spartire solo la tematica del terrorismo internazionale. Il sequel in esame, ambientato perlopiù a Londra, è ovviamente legato a quest’ultima opera, di cui ripropone la chiassosa formula.
I personaggi non cambiano. L’incrollabile guardia del corpo Banning (Gerard Butler), qualche dubbio sulla prosecuzione del suo servizio in vista della paternità (la moglie è Radha Mitchell), accompagna fra mille preoccupazioni il suo principale Ben Asher (Aaron Eckhart) nella capitale britannica per assistere ai funerali del locale primo ministro, deceduto all’improvviso in opache circostanze. Naturalmente è un evento che attira parecchi capi di stato, dunque un’occasione imperdibile per il trafficante d’armi pakistano Barkawi (Alon Aboutboul), furente per lo sterminio della sua famiglia causato da bombe occidentali. La metropoli, attraverso varie azioni stragiste ordite da innumerevoli e preparatissimi mercenari, viene quindi rasa al suolo un simbolo monumentale alla volta (da Westminster Abbey al Big Ben), per dare la caccia all’unico pezzo grosso che se l’è cavata (sì, proprio il buon Asher, costantemente salvato dal suo angelo custode armato).
In ogni situazione – che cadano in elicottero o siano bersaglio di uno squadrone di motociclisti – i nostri eroi se la cavano con qualche graffio, e per godersi un action movie del genere bisogna accettare le solite due regole: non stupirsi di nulla e riconoscere la supremazia – morale e fisica – degli americani in gioco, aspetto tanto più (felicemente) paradossale se si tiene conto che il regista è iraniano e uno dei protagonisti è scozzese. La parata di volti noti che completa il quadro non deve fare particolari sforzi recitativi per ingraziarsi il pubblico, dal lucido vicepresidente Morgan Freeman alla segretaria della difesa Melissa Leo, dal generale Robert Forster alla direttrice dei servizi segreti Angela Bassett (tutti presenti nel capitolo precedente), con l’aggiunta della spia Charlotte Riley e del consulente Jackie Earle Haley. Nemmeno un grato accenno, invece, alla first lady Ashley Judd, defunta nell’altro “episodio”.
Attacco al potere 2 (London Has Fallen, USA/GB/Bulgaria, 2016) di Babak Najafi con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Morgan Freeman, Charlotte Riley, Angela Bassett
Di Massimo Arciresi
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