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Ato Alto Belice Ambiente, UGL basta al massacro sociale nel settore rifiuti

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“Ci stupiamo come mai alla data di oggi non siano state avviate le maestranze al lavoro dell’Ato Alto Belice Ambiente”. A dichiararlo Alessandro Franchina, dirigente sindacale e componente del direttivo della Federazione Igiene ambientale di Ugl in provincia di Palermo.
“Sono trascorsi oramai oltre 6 mesi – aggiunge – dall’inizio di estenuanti e poco produttive trattative sul da farsi ed i lavoratori sono rimasti senza stipendi. Incontri che hanno prodotto solamente impegni e propositi non mantenuti mortificando la dignità dei 260 lavoratori”.
“Come Ugl – continua Franchina – auspichiamo di non utilizzare più il condizionale su questa vertenza e che i lavoratori, finalmente, possano, già dal prossimo lunedì, tornare al lavoro, abbandonando definitivamente l’ipotesi del licenziamento collettivo”.
Sulla vicenda interviene Giuseppe Messina, Responsabile regionale di Ugl Sicilia: “L’Ugl dice basta al massacro sociale in atto nel settore dei rifiuti”.
“Non possiamo restare in silenzio – prosegue – rispetto alle centinaia di lavoratori in balia di un perverso meccanismo di gestione della raccolta dei rifiuti nell’Isola. Lavoratori ostaggio della Regione siciliana e dei Comuni che a loro volta si ritrovano a dover garantire il servizio di raccolta e l’igiene pubblica con le risorse che scarseggiano sempre più”.
Per Messina: “La vertenza dell’Ato 2 Palermo, ‘Alto Belice Ambiente’, fallito alla fine del 2014, è l’emblema del fallimento della politica del Governo regionale nel settore dei rifiuti”.
“Le Società regolamentazione rifiuti (SRR) non sono mai decollate – sostiene Messina – non esiste uno stralcio di riforma ed il debito accumulato dagli Ato in Sicilia supera il miliardo. Un vero e proprio colabrodo – afferma – dove dentro si concentrano responsabilità ad ogni livello. Una situazione insostenibile per le finanze della Regione siciliana, il cui impatto sociale, nel caso di licenziamenti in massa, potrebbe essere devastante”.
“L’esecutivo del presidente Crocetta – rilancia il responsabile di Ugl Sicilia – arriva incredibilmente impreparato al prossimo 14 luglio, data in cui scadranno i 18 mesi di proroga della gestione liquidatoria unitaria degli Ato della Sicilia. E dopo? Il nulla, il caos sociale”
“Questo è il risultato – conclude Messina – della inadeguatezza del Governo regionale sull’intera vicenda che in piena estate rischia di ricoprire le città siciliane di montagne di rifiuti”.
Com. Stam.

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