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Assenteismo all’ospedale “ Loreto Mare ”. 94 persone indagate. 55 raggiunte da Ordinanza di Custodia Cautelare ai domiciliari

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 Nella mattinata odierna, in esecuzione di un’ordinanza cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, i Carabinieri del N.A.S., unitamente a militari dell’Arma territoriale, hanno provveduto a trarre in arresto cinquantacinque dipendenti del Presidio ospedaliero Loreto Mare di Napoli.

Nel corso della medesima operazione è stato notificato avviso di conclusione delle indagini preliminari, oltre che alle suddette persone, anche ad ulteriori 34 indagati ed è stata data esecuzione a tre decreti di sequestro preventivo per un importo complessivo di circa 300.000,00 euro.

I reati contestati nei provvedimenti emessi dall’A.G. sono, per la quasi totalità dei casi, la falsa attestazione in servizio con modalità fraudolente (c.d. decreto Brunetta) e la conseguente  truffa  aggravata   ai  danni  dell’ente  pubblico;   inoltre,  per  tre  indagati   si ipotizzano la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e, in un caso, l’accesso abusivo al sistema informatico del Presidio Ospedaliero per la falsificazione dei dati relativi alle presenze, alle assenze, alla prestazione di ore di lavoro straordinario e alle ore di recupero di un numero imprecisato di dipendenti dell’Ospedale.

Sono stati poi accertati anche alcuni episodi di falsa attestazione di infermità per giustificare l’assenza dal servizio.

Le indagini sono scaturite da un esposto nel quale veniva segnalata la condotta  di tre dirigenti medici della radiologia dell’ospedale “Loreto Mare”, i quali, pur essendo in regime di rapporto di esclusività con la ASL NA1 Centro, che prevede l’obbligo  di  fornire le proprie prestazioni solo all’azienda di riferimento, si dedicavano prevalentemente all’attività libero-professionale in centri diagnostici privati-convenzionati, due dei quali direttamente gestiti dai suddetti medici, mentre il terzo medico forniva il suo servizio presso altri centri privati.

L’attività investigativa, diretta dalla Sezione reati contro la Pubblica amministrazione della Procura della Repubblica di Napoli, è stata effettuata dai NAS-CC nel periodo novembre 2014 – febbraio 2015; essa è consistita innanzitutto in attività di videoriprese mediante telecamere installate in corrispondenza di due postazioni di cartellini marcatempo. Alle videoriprese sono stati abbinati servizi di osservazione e di pedinamento, nonché intercettazioni telefoniche, finalizzate a verificare -mediante una certosina  opera di riscontro- l’effettiva assenza dal servizio dei dipendenti, mediante l’accertamento della loro presenza in posti diversi dall’ospedale.

Le indagini hanno così consentito di accertare condotte illecite di un elevato numero di dipendenti del Loreto Mare che abitualmente e sistematicamente attestavano falsamente la loro presenza in servizio facendo timbrare da altri il proprio cartellino marcatempo, godendo anche della connivenza del funzionario dell’Ufficio PRASS (Presenze/Assenze) che, a sua volta, era solito attestare falsamente la propria presenza in servizio per svolgere l’attività di chef presso un rinomato ristorante del nolano.

La falsa attestazione della presenza in servizio avveniva attraverso la timbratura dei badge personali, da parte di colleghi compiacenti, presso gli appositi “rilevatori di presenza”, in modo da far risultare l’ingresso e la presenza, all’interno del nosocomio, di dipendenti in realtà assenti; in tal modo i dipendenti infedeli apparivano “formalmente” presenti e, quindi, indebitamente percepivano il relativo compenso economico e/o ottenevano  il riconoscimento di lavoro straordinario per prestazioni lavorative  mai effettuate.

Ad ulteriore riscontro dell’attività d’indagine sono stati eseguiti alcuni accessi presso la struttura ospedaliera, durante i quali veniva accertata l’assenza sul posto di lavoro di alcuni dipendenti, addetti proprio all’ufficio rilevazioni presenze/assenze, ovvero coloro che avrebbero dovuto garantire i controlli di routine sul rispetto delle regole contrattuali.

Nonostante il breve arco di tempo durante il quale si è dipanata l’indagine, è emersa una situazione di diffusa illegalità che coinvolgeva numerosi dipendenti ospedalieri  a tutti i livelli della scala gerarchica.

I dirigenti medici indagati sono complessivamente sei; per due di essi è stata emessa ordinanza cautelare.

Tra le persone arrestate vi sono nove tecnici di radiologia, diciotto infermieri professionali, sei impiegati amministrativi, nove tecnici manutentori ed undici  operatori socio-sanitari, tutti dipendenti del presidio ospedaliero “Loreto Mare”.

I decreti di sequestro emessi nei confronti dei tre medici radiologi  destinatari  della originaria attività di indagine hanno ad oggetto le somme indebitamente percepite dai predetti specialisti in radiologia a titolo di indennità di esclusività.

Al fine di garantire la continuità delle prestazioni sanitarie erogate dall’ospedale Loreto Mare, cinquanta dei cinquantacinque indagati destinatari della misura cautelare sono stati autorizzati dal GIP ad allontanarsi dal proprio domicilio al fine di recarsi al lavoro presso il suddetto nosocomio secondo 1 turni predisposti dalla dirigenza.

Le indagini di cui trattasi si inseriscono nell’azione di contrasto, da parte della Procura della Repubblica di Napoli, ai fenomeni di diffusa illegalità nella Pubblica Amministrazione, con particolare riferimento agli episodi di assenteismo di dipendenti pubblici, individuati come una delle priorità dell’attività investigativa della Sezione reati contro la Pubblica Amministrazione.

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