Arrestata una donna sorpresa a saccheggiare all’interno di un esercizio commerciale

Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno tratto in arresto C.G. 28enne palermitana, residente in provincia, poichè resasi responsabile del reato di rapina in concorso.
Nella mattinata di ieri, intorno alle ore 11:00, i poliziotti, durante il normale servizio di prevenzione e controllo del territorio, si sono recati in via Libertà ove erano state segnalate presso l’esercizio commerciale “Oviesse” alcune persone sorperese a rubare.
I poliziotti, giunti subito sul posto, prendevano contatti con il direttore ed il personale dipendente, i quali riferivano di avere sorpreso tre donne intente a rubare abbigliamento.
Nello specifico, i poliziotti verificavano che, poco prima, tre donne, entrate all’interno dell’esercizo commerciale, in sequenza, prima una e dopo pochi minuti altre due, avevano rubato dell’abbigliamento.
Le donne, con al seguito borse apparentemente vuote, una volta entrate, si erano recate al primo piano, iniziando a girare con fare sospetto per i corridoi.
Dopo alcuni minuti, una delle donne con la borsa visibilmente gonfia scendeva dalle scale, raggiungendo l’uscita senza fermarsi alle casse ed oltrepassava la barriera anti taccheggio, facendo, tuttavia, suonare i sensori.
La donna veniva subito bloccata ed invitata ad aprire la borsa; all’interno sono stati trovati alcuni capi di abbigliamento cha da un controllo effettuato risultavano ancora con le etichette esterne ed interne tagliate.
Contemporaneamente, dallo stesso reparto erano scese le altre due donne, anch’esse con una borsa visibilmente gonfia, le quali, approffittando della distrazione del vigilante, avevano tentato di guadagnarsi l’uscita, oltrepassando le casse.
Notate dai dipendenti, provavano a fermarle ma le due donne, una in particolare, gli si scagliagliavano contro iniziando a sferrare schiaffi.
Il tempestivo arrivo degli agenti riusciva a porre un freno al parapiglia scatenatosi sull’uscio del grande magazzino, grazie al quale una delle due donne scese successivamente, era riuscita ad allontanarsi e far perdere le sue tracce.
Alla luce dei fatti, la prima donna che aveva tentato di portar fuori dall’Oviesse la refurtiva ma che non aveva opposto resistenza al vigilante, veniva denunciata per furto, la complice che, invece, aveva malmenato i dipendenti, veniva tratta in arresto per il reato di rapina impropria.
L’intera refurtiva, per un valore di 200,00 euro, è stato riconsegnata al responsabile del grande magazzino.
L’Autorità Giudiziaria disponeva che venisse condotta presso le camere di sicurezza della locale Questura per essere nella giornata odierna sottoposta al rito della direttissima.