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Albanese arrestato per violenza sessuale

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Il 30 maggio 2015 alle ore 6, a San Giovanni in Marignano (RN), al termini di un’attività info-investigativa, iniziata immediatamente dopo una denuncia di violenza sessuale ai danni di una 35 enne, presentata il pomeriggio del 10 aprile scorso dalla stessa donna, i Carabinieri della Tenenza di Cattolica, dipendente dalla Compagnia di Riccione, traevano in arresto P.A. 21 enne albanese, disoccupato, pregiudicato per medesimo reato, in quanto responsabile di violenza sessuale, lesioni, minacce e atti persecutori. In particolare la donna, disperata da quanto accadutole, si recava, presso il Comando dei Carabinieri di Cattolica, per raccontare che P.A., con il quale aveva avuto una breve relazione sentimentale finita qualche mese prima, dimorante nel suo stesso stabile, qualche ora prima, dopo averla aggredita, abusava di Lei sessualmente.
La donna riferiva che la mattina, in casa a sbrigare le faccende domestiche in attesa del rientro da scuola del proprio figlioletto, sentiva bussare alla porta non aspettandosi di trovare il vicino. La stessa riferiva che dopo un momento iniziale di tranquillità, dove P.A. le chiedeva anche una sigaretta, all’improvviso spintonava la porta e dopo esserle entrato in casa ed averla presa a calci e datole un pugno in volto la scaraventava in terra strappandole gli indumenti intimi ed abusando di Lei sessualmente. Solo dopo circa mezz’ora la donna, nella vita addetta alle pulizie, riusciva a reagire, graffiando al volto il giovane albanese, ed a buttarlo fuori di casa ma, nella circostanza, imbattendosi sfortunatamente nel fratello del suo aguzzino che dopo averla afferrata per i capelli la trascinava facendola cadere per le scale. Dopo poco rientrava in casa, mentre proprio in quell’istante rientrava in casa anche il proprio figlio che vedendola ancora in quello stato penoso, di conseguenza, iniziava a piangere. Nel corsa della denuncia, la donna raccontava che le minacce e le persecuzioni risalivano al termine della loro relazione avvenuta tre mesi prima alla quale il giovane non si era mai rassegnato ed, approfittando della vicinanza, spesso si presentava bussando alla sua finestra ed offendendola.
Il 10 aprile, i Carabinieri di Cattolica, dopo aver preso la denuncia, si riversarono in forze per vie di Cattolica riuscendo a trovare all’interno di un bar un giovane vestito e con le caratteristiche similari a quelle in denuncia e con dei graffi freschi di litigio in volto. Pertanto veniva identificato, portato in caserma e subito riconosciuto dalla vittima, che nel frattempo medicata dai sanitari dell’ospedale di Cattolica veniva curata e dimessa con 20 giorni prognosi per abuso sessuale, fratture alle ossa nasali e contusioni a piede e mano destra.
Pertanto i militari, sulla scorta degli elementi sopra indicati, ed essendo trascorsa la flagranza di reato, approntavano, a carico del giovane albanese, una richiesta di custodia cautelare in carcere, pienamente condivisa dalla Autorità Giudiziaria di Rimini, che eseguivano nella mattinata del 30 maggio.
L’arrestato veniva accompagnato presso il carcere di Rimini a disposizione dell’autorità giudiziaria dello stesso centro.

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