Spettacoli

Al PTP “Escargot. L’eterna bellezza delle piccole cose” di e con Danila Barone Compagnia Teatro del Piccione

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All’interno della stagione di teatro per le nuove generazioni “Adesso prendo il volo” siamo lieti di presentare la Prima in Sicilia di una produzione originale della Compagnia Teatro del Piccione di Genova.

Domenica 7 aprile 2024 (hh 16.30 e 18.00)   al Piccolo Teatro Patafisico c/o Complesso Pisani (ex Manicomio) ingresso ASP, via Gaetano La Loggia, 5 – Palermo

Escargot. L’eterna bellezza delle piccole cose

di e con Danila Barone

Regia Antonio Panella

Luci e Musiche  Cosimo Francavilla

Scene Danila Barone e Cosimo Francavilla 

Sartoria Cristina Tasso

Produzione Teatro del Piccione

Lo spettacolo è rivolto alle bambine e ai bambini dai 30 mesi, alle loro case e alle loro famiglie.

Ingresso € 6,00 per i soci

Link ai moduli di prenotazione

>> Prenota i posti allo spettacolo delle 16.30 https://forms.gle/29GUzJkwvGR31mHR6

>> Prenota i posti allo spettacolo delle 18.00 https://forms.gle/vvoUEjQfgtvPj3Cz9

Casa è il luogo sicuro, la tana, il focolare. 

Casa è il punto fermo che dà sicurezza. Da cui partire e a cui ritornare. 

È l’archetipo dello stare, del costruire. 

Ma se la casa è una chiocciola, se il punto fermo è in continuo movimento  allora stare e muoversi  si intrecciano e si sovrappongono. 

Il paradosso del movimento stanziale prende forma, ritmo e spazio.

La forma è quella della spirale, che incarna perfettamente il bisogno di mutamento costante, di ricerca e di scoperta.

Il ritmo è quello lento e costante, che si impone alla frenesia del mondo civile ma al tempo stesso si adatta alle regole del ritmo naturale 

Lo spazio è quello possibile, quello che segue i limiti ed i confini delle proprie risorse, energie e necessità. Si arriva fin dove si vuole e si può.

Una chiocciola – una Escargot – una creatura di genere, età e provenienza indefinita, si aggira con andamento costante e leggero. Porta con sé una casa-bagaglio. Nel suo viaggiare, nel suo migrare, nel suo attraversare le stagioni incontra persone, luoghi e mondi. 

Li porta con sé. Li conserva nel suo guscio di memoria e li regala in un incontro poetico e lieve, restituendoli in forma di racconto. Lasciando dietro di sé il segno del suo stare.

Senza fretta e con stupita meraviglia.

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