Ambiente

A Palermo giurano dal Prefetto le nuove Guardie di Fare Ambiente MEE

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logo_tondo_fareambienteIl Centro Provinciale di Palermo per la vigilanza ambientale e zoofila dell’Associazione Fare Ambiente MEE  potenzia l’organico delle Guardie. Oggi alle ore 12:30 nelle stanze della Prefettura di Palermo hanno prestato giuramento i volontari: Abbene Danilo, Benanti Giusto, Benanti Giovanni, Bruno Carlo, Calò Gabriella, Catalano Michele, Cinquemani Pietro, Coppolino Antonella, Cucina Alerio, D’Agostino Vito, Di Salvo Salvatore, Di Salvo Umberto, Gagliano Benedetto, Gilberti Maria Carola, Lo Bianco Antonino, Lo Bianco Danilo, Lo Bianco Giuseppe, Manto Daniele, Parisi Gerardo, Scimeca Fortunato, Tranchina Luigi, ottenendo il Decreto di nomina di Guardia Particolare Giurata per la vigilanza zoofila. Il Centro Provinciale di Palermo opera in maniera sinergica con le forze di Polizia a competenza generale e con le amministrazioni comunali fornendo la disponibilità e la collaborazione per tutte le problematiche legate al fenomeno del randagismo, delle colonie feline e dei rifiuti, esercitando un’azione preventiva e repressiva, accertando, anche autonomamente, violazioni penali ed amministrative a danno degli animali da affezione e dell’ambiente. Le guardie zoofile, munite di apposito decreto di approvazione rilasciato dal Prefetto di Palermo, operano almeno in coppia e sono dotati dell’uniforme approvata dalla Prefettura e di una  tessera di riconoscimento. Le Guardie di Fare Ambiente MEE sono Guardie Particolari Giurate nominate ai sensi del TULPS, della Legge 611/1913 e con le funzioni di P.G., esclusivamente nei casi indicati dall’art. 6, co 2 della Legge 189/2004. Il ruolo delle guardie eco-zoofile è di ausilio alle forze di polizia ed eseguono numerosi interventi riguardanti i reati ed illeciti amministrativi. Da segnalare la capacità di prevenzione ed informazione in merito alle tematiche animaliste e protezioniste, l’informazione ai cittadini proprietari di animali (iscrizione all’anagrafe canina, miglioramento delle condizioni igieniche e di stabulazione, ecc.) L’esistenza delle guardie volontarie eco-zoofile è prevista dall’ordinamento nella materia inerente la vigilanza zoofila dalla Legge n° 611 del 12 giugno 1913, Legge n° 189 del 20 luglio 2004 ed altre leggi statali e regionali in materia di tutela degli animali d’affezione. La Legge 20 luglio 2004 n. 189, oltre che modificare l’impianto normativo e sanzionatorio afferente agli atti di maltrattamento degli animali attribuisce alle guardie giurate delle associazioni protezionistiche e zoofile riconosciute le funzioni e le qualifiche di polizia giudiziaria (artt. 55 e 57 CPP: funzioni della polizia giudiziaria; ufficiali e agenti di polizia giudiziaria), con riferimento all’applicazione di tutte le leggi a protezione degli animali d’affezione mentre potranno (dovranno) continuare ad occuparsi della protezione di tutti gli animali (compresi i cosiddetti “esotici”) e della tutela del patrimonio zootecnico nella loro qualità di guardie giurate e dunque di pubblici ufficiali ed agenti di polizia amministrativa. Il servizio cui sono destinate le guardie giurate è normalmente scritto sul decreto di nomina e/o stabilito dalla legge e dai regolamenti e nello specifico riguarda la protezione degli animali e la tutela del patrimonio zootecnico. Gli Illeciti Amministrativi redatti dalle guardie giurate, quali pubblici ufficiali, hanno forza di atto pubblico e costituiscono prova in giudizio fino a querela di falso. Ciò significa che quanto affermato dalla guardia (che è un Pubblico Ufficiale) nel verbale (per fatti accaduti alla sua presenza, acquisiti per percezione diretta e non per valutazioni o impressioni personali) è vero fino a prova contraria e ciò costituisce prova in giudizio. Quest’ultimo aspetto determina quello che giuridicamente si può definire “potere certificativo” attribuito alle guardie giurate. Ciò discende dalla condizione per cui le guardie giurate in genere sono considerate, ai sensi dell’articolo 357 CP, pubblici ufficiali. Nella veste di Pubblici Ufficiali essi hanno l’obbligo di denunciare all’Autorità giudiziaria i reati di cui vengano a conoscenza a causa o durante il loro servizio. Le guardie giurate zoofile potranno operare con funzioni di agenti di Polizia Giudiziaria limitatamente all’accertamento e repressione dei reati contro gli animali d’affezione. A differenza di quella amministrativa (tipicamente preventiva) la funzione di polizia giudiziaria è caratterizzata da una peculiarità tipicamente repressiva. Nella flagranza di reato le guardie con funzioni di polizia giudiziaria procedono alla identificazione del trasgressore, lo invitato a nominare un legale di fiducia e, nei casi di particolare necessità e urgenza e se vi è pericolo che le cose, le tracce e i luoghi pertinenti al reato si alterino, si disperdano o si modifichino ed il Pubblico Ministero non può intervenire tempestivamente, possono procedere al sequestro penale delle cose pertinenti il reato, ad operare i necessari accertamenti e rilievi sullo stato delle cose e dei luoghi, procedere a perquisizione personale o locale quando hanno fondato motivo di ritenere che sulla persona si trovino occultate cose e tracce pertinenti al reato che possono essere cancellate o disperse. Gli atti predetti si formalizzano con la redazione di un verbale. Una volta completati i primi accertamenti, la polizia giudiziaria mette al corrente il Pubblico Ministero del reato commesso. In conclusione le funzioni affidate dalla legge e dal Prefetto sommate alla preparazione, esperienza e capacità delle singole guardie si traducono nel risultare un punto di riferimento per tutti coloro (dal privato cittadino all’ente pubblico) desiderano informazioni oppure segnalare la presenza di una situazione inadeguata per tutti gli animali e per l’ambiente.

Per maggiori informazioni: presso la sede del Centro Provinciale di Palermo via Mario Vaccaro, 11 – www.guardiefareambiente.it/

di AMD

 

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