Finalmente è tornata alla ribalta la controversa “questione” della riapertura del Casinò di Taormina. Il sottosegretario di Stato all’Economia, Pier Paolo Baretta, parlando dei casinò esistenti in Italia, ha affermato: « Pensiamo al caso di Taormina: la riapertura della casa da gioco servirebbe a contrastare l’offerta che arriva da Malta». E ancora: « Non dobbiamo lasciare soli i casinò né i singoli comuni, ma cercare di fare una valutazione con il Governo per i casinò, perché possono essere un baluardo contro l’illegalità». Il parlamentare veneto, che è anche sottosegretario all’Economia, ha parlato con chiarezza, con correttezza e con sincerità. È doveroso evidenziare come la presa di posizione del componente del Governo italiano sopracitato metta alla gogna e costituisca una prova dell’inerzia della classe politica siciliana, dei partiti e di quanti (deputati, senatori, sottosegretari, viceministri o ministri), pur affermando di rappresentare la Sicilia perché eletti in Sicilia, prendono la “questione” sottogamba o, peggio, ne ritardano la soluzione o se ne “infischiano”, in quanto impegnati in tutt’altre faccende.
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