“Basta con lo scaricabarile”, sbotta il governatore siciliano Rosario Crocetta e mentre in Italia ci si continua ad interrogare su come sia potuta accadere una tale anomalia, il Presidente parla in difesa dell’istituzione che oggi rappresenta: ” Per puro amore della veritá, senza volere difendere l’operato dei precedenti governi regionali siciliani, data l’ovvia osservazione che allora non c’eravamo, abbiamo cercato di ricostruire la vicenda relativa alla recente frana di Caltavuturo che ha visto l’abbattersi di 5 milioni di metri cubi di detriti sul ponte Himera, situato sull’autostrada A19 Catania-Palermo. La richiesta di stato di emergenza relativa alla frana di che trattasi, è stata più volte sollecitata negli anni dalla Regione ed in particolare è stata prontamente inviata dal presidente pro tempore della Regione il 16 maggio 2005, per effetto della richiesta effettuata dal sindaco pro tempore del comune di Caltavuturo dell’aprile 2005 e seguita da deliberazione di giunta regionale”.
“Abbiamo tutti quanti ereditato una situazione disastrosa, fatta di inadempienze e a volta di gravi responsabilità per quanto riguarda la gestione del territorio – continua Crocetta – Mettiamoci tutti a lavorare e intervenire per risolvere i problemi urgenti e immediati che in questo momento stanno bloccando la Sicilia e diamo seguito al piano degli interventi per circa 316 milioni di euro approvato dalla giunta, che richiede lo stato di emergenza”.
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