Palermo, si svolgerà oggi alle 16,00 presso la chiesa di Casa Professa, organizzato da Agende Rosse Paolo Borsellino in collaborazione con Scorta Civica l’incontro dedicato a Umberto Mormile, tragicamente ucciso a Lodi l’11 aprile 1990. La sentenza definitiva del processo per il suo omicidio vide condannati come mandante il boss Domenico Papalia e come esecutore materiale Antonio Schettini, ma non fece luce sul movente di quell’assassinio. Lo stesso Schettini, in carcere dopo l’arresto, cercò di depistare le indagini, allontanando i sospetti da Papalia. Si parlò di mazzette prese da “Umberto”, ma ci fu anche chi parlò di cose che aveva visto in carcere e che non doveva vedere, e di Servizi. La sigla “Falange Armata” nacque con la rivendicazione di quell’omicidio. L’11 aprile di quest’anno saranno passati venticinque anni dalla morte di Umberto. La sua famiglia, sconvolta dalla sua morte e delusa dalle stranezze nelle indagini successive e dalle voci infamanti che seguirono, non ha mai voluto ricordare Umberto pubblicamente. A fine gennaio scorso Stefano Mormile, il fratello di Umberto, ha contattato Salvatore Borsellino e, tramite lui, ha conosciuto il suo avvocato, Fabio Repici. Unendo le loro conoscenze a quelle del magistrato Giovanni Spinosa (pm delle indagini sulla Uno Bianca), contattato da Stefano e resosi subito disponibile ad aiutarli, sono stati in grado di delineare un quadro interessante e oggettivo sull’omicidio di Umberto, un quadro che apre la strada alle vere ragioni dietro quell’ordine di morte. Oggi, nel luogo dove parlò per l’ultima volta pubblicamente Paolo Borsellino, Casa Professa, verrà ricordato per la prima volta pubblicamente. Tutta la cittadinanza è invitata non solo a partecipare all’incontro ma anche a sostituirsi, speriamo temporaneamente, allo Stato nel sostenere la famiglia Mormile.
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