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Ghostbusters ~ Le hanno chiamate

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Chi chiamerete? Il tormentone della canzone – ovviamente ripresa – di Ray Parker Jr. che contribuì a lanciare nel 1984 il film-fenomeno Ghostbusters (Acchiappafantasmi), commedia fantastica del furbo artigiano Ivan Reitman (ora produttore) incentrata su una buffa squadra di ricercatori votata alla cattura di ectoplasmi dispettosi, si adatta magnificamente alle polemiche che hanno accompagnato la preparazione di questo reboot al femminile. Dopo il secondo e un po’ inerte capitolo del 1989, una terza “puntata” ufficiale – che magari riportasse in quota il franchising – è stata lungamente attesa dai fans e più volte rinviata quando non categoricamente rifiutata da autori e attori delle pellicole originali (su ciò un po’ di rimpianto resta). La soluzione di una versione moderna virata completamente al femminile ha scontentato preventivamente gli aficionados, i quali attraverso virulenti attacchi sul web hanno manifestato in anticipo, e con evidenti preconcetti, la loro contrarietà. Una polemica tanto vacuamente dilagante quanto squalificante negli accenti (non di rado sessisti e razzisti), inasprita dall’inatteso beneplacito dei vecchi protagonisti, sancito dai loro camei (di quasi tutti: da Bill Murray a Dan Aykroyd, da Ernie Hudson a Sigourney Weaver ad Annie Potts; in un certo senso, per i più attenti, c’è perfino il dipartito Harold Ramis).

Il regista Paul Feig (Le amiche della sposa, Spy) scrive la il copione con Katie Dippold (che appare nel breve ruolo dell’agente immobiliare) e riunisce le sue collaudate conoscenze Kristen Wiig e Melissa McCarthy, affiancando loro un’altra scatenata comica che si è fatta le ossa al Saturday Night Live, Kate McKinnon; come “jolly” (vale a dire il membro acquisito del team) c’è un’altra caratterista che dal famoso show tv americano ci è passata, Leslie Jones. Il cast – che interpreta delle insicure ed emarginate esperte di fenomeni esoterici le cui conoscenze sugli spettri sono messe al servizio della sprezzante comunità – risulta bene assortito ed è completato dal prestante Chris Hemsworth, che ironicamente smette la corazza di Thor per entrare nei panni di un segretario dalla testa completamente vuota, e da Andy Garcia, Ed Begley Jr. e Charles Dance, nei toni richiesti. Alcune gag falliscono, ma sono numericamente inferiori alle occasioni di spasso, con citazioni più o meno mascherate del dittico degli anni ’80. Insomma, a dispetto del baccano mediatico, si può dire che ci si diverta più qui che nel sequel ufficiale. I titoli di coda riservano qualche simpatica sorpresa, fino all’ardimentosa apertura a un… seguito! E pare che ci si stia già pensando seriamente.

Ghostbusters (id., USA, 2016) di Paul Feig con Kristen Wiig, Melissa McCarthy, Kate McKinnon, Leslie Jones, Chris Hemsworth

di Massimo Arciresi

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KKKKK
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