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The Neon Demon ~ Fagocitata dalla moda


Quando smetteremo di scusare l’eccentrico cinema di Nicolas Winding Refn, che in nome di una fama d’autore acquisita negli ultimi anni si permette ormai di confezionare film dagli assunti semplicissimi travestiti da “genialate” d’alto rango? Probabilmente mai, ipnotizzati come siamo da una forma che conserva un’originalità inquietante e per certi versi spiazzante. Oppure, non ancora: quando lo stile diventerà irrimediabilmente maniera (e tale cammino sembrerebbe pericolosamente intrapreso) e non saranno più ravvisabili dei contenuti quantomeno arguti (pur nella loro schematicità), saremo definitivamente disposti a lasciare che il golden boy danese si diriga verso l’autocompiaciuta deriva che, oggi, non pare impensierirlo minimamente.

Al centro dell’attenzione di questo lungometraggio griffato (sul serio!) che si serve dei colori e dei lustrini della moda, riprodotti quasi scientificamente, per descrivere un ambiente verosimilmente mostruoso pronto a inghiottire (richiamo, con codici diversi, a Society – The Horror?) qualsiasi elemento di disturbo o percepito come tale – anche e soprattutto se è incorrotto – c’è per l’appunto una giovanissima aspirante modella sedicenne (Elle Fanning, ormai attrice cresciuta), promossa dalle foto simbolicamente macabre di un nuovo amico (Karl Glusman), più sincero di quanto non appaia (a differenza di tanti altri personaggi), e obbligata a spacciarsi per diciannovenne. Approda a Los Angeles con un bagaglio di avventata ingenuità ma anche con una purezza e una mancanza di artifizi che porta scritte in fronte (al punto di suscitare immediatamente nelle neo-colleghe alla soglia della “pensione” sospetto, invidia e preoccupazione) e che rischiano di esserle fatali. Peraltro, pure lei in un dato momento sembra destinata ad assorbire un “superpotere maligno” che le permetterebbe di debellare definitivamente ogni concorrenza…

Bella Heathcote (PPZ – Pride + Prejudice + Zombies) e Abbey Lee (Mad Max – Fury Road) sono le antagoniste, mentre Jena Malone (al centro di una significativa esibizione necrofila) è l’amica truccatrice da cui guardarsi. Interessanti sono poi la rigida talent scout Christina Hendicks, l’asettico fotografo Desmond Harrington e il laido albergatore di un sorprendente Keanu Reeves. Più complessa l’analisi del selezionatore interpretato da Alessandro Nivola: il suo primo sguardo, al limite della commozione, verso la protagonista evoca un’estasi mistica a cui è difficile eppure è necessario credere. Esempio dell’esagerazione e della potenziale stucchevolezza verso le quali la pellicola oscilla volentieri, creando nello spettatore sentimenti contrastanti.

The Neon Demon (id., USA/Danimarca/Francia, 2016) di Nicolas Winding Refn con Elle Fanning, Jena Malone, Christina Hendricks, Karl Glusman, Keanu Reeves

di Massimo Arciresi

KKKKK
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