Lo scorso 30 maggio 2016 il Questore di Milano Antonio de Iesu ha emesso 15 provvedimenti DASPO, aggravati dall’obbligo di presentazione alla PG in occasione delle manifestazioni sportive, nei confronti di quindici tifosi milanisti che, il 9 APRILE 2016 durante la partita di calcio “Milan-Juventus”, si erano resi responsabili dei reati di condotta intimidatoria ed indebito accesso ad un settore dello Stadio Meazza per il quale non avevano l’autorizzazione.
Dei suddetti provvedimenti ne sono stati sono stati notificati 14 (il quindicesimo non è stato notificato perché il destinatario è all’estero), di cui 13 convalidati l’11 giugno scorso dal GIP di Milano (per uno dei soggetti destinatari del provvedimento, invece, il magistrato ha ritenuto di convalidare il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, ma senza l’obbligo di presentazione all’autorità di polizia). I tifosi ultrà, che erano stati indagati in stato di libertà dalla DIGOS, sono tutti afferenti alla tifoseria “Curva Sud” ed in passato erano già stati destinatari di analoghi provvedimenti.
I provvedimenti adottati vietano ai suddetti tifosi di accedere a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli stati membri dell’Unione Europea per un periodo di anni cinque, in occasione delle seguenti manifestazioni calcistiche: Campionati di serie A, B, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti, Champions League, Europa League, Coppa del Mondo per Club, Tim Cup, Supercoppa Italiana, Supercoppa Europea, Trofeo Berlusconi, Trofeo Tim, Trofeo Birra Moretti, Campionato Primavera, Primavera Tim Cup, Supercoppa Primavera Tim, incontri della Nazionale Italiana di calcio di tutte le categorie, partite amichevoli.
I DASPO prendono spunto da quanto accaduto il 9 APRILE 2016 scorso durante la partita Milan-Juventus. In particolare, all’inizio della partita, durante la realizzazione di una coreografia organizzata dai supporters del Milan, è stato esposto uno striscione recante il nome del sodalizio ultras “Curva Sud” sugli spalti solitamente occupati dai membri del sodalizio ultras Commandos Tigre (nel c.d. “primo anello blu). Poiché questi ultimi hanno cercato di rimuovere lo striscione, alcuni membri della Curva Sud (occupanti come di consueto i posti nel secondo anello blu dello stadio) hanno abbandonato il proprio settore e, oltrepassato con la forza il controllo degli stewards posti a presidio dei diversi settori dell’impianto sportivo, si sono portati nel settore dei Commandos. Solo il rapido intervento degli agenti della DIGOS e degli stewards ha permesso di evitare che le due fazioni venissero a contatto.
La condotta tenuta dagli ultras della Curva Sud (intrusione in un settore dello stadio diverso da quello assegnato e compimento di atti idonei a turbare l’ordine pubblico) ha configurato le ipotesi di cui all’articolo 6 bis, II com. legge nr. 401/1989, dando così il via anche alla procedura di emissione dei DASPO come sopra riportato.