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Palermo: La Polizia di Stato arresta un rapinatore seriale di supermercati

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La Polizia di Stato ha tratto in arresto per il reato di rapina aggravata Salvatore Licari, 28enne palermitano, pregiudicato del quartiere ZEN.

I “Falchi” della Squadra Mobile di Palermo, diretta dal dott. Rodolfo Ruperti, a seguito di un’intensa e laboriosa attività di indagine, hanno individuato l’autore di tre rapine recentemente consumate ai danni di due supermercati della catena Fortè e, in esecuzione di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. di Palermo, lo hanno tratto in arresto e condotto alla Casa Circondariale “Pagliarelli”.

L’uomo agiva sempre con lo stesso “modus operandi”: entrava goffamente, per via della propria stazza corpulenta, all’interno dell’esercizio commerciale, con volto travisato e con un casco da motociclista in testa; facendo intendere di essere armato e con minacce, intimava ai cassieri di consegnare il denaro contenuto nelle casse; poi altrettanto goffamente e con disinvoltura si allontanava.

Le rapine, avvenute in un breve lasso di tempo, avevano fruttato un bottino di quasi 1.000,00 €; in un caso, il malvivente si era servito anche di un complice, attualmente rimasto ignoto, ma ricercato dagli investigatori.

L’attento esame delle immagini registrate dai circuiti di videosorveglianza interna e le univoche dichiarazioni di alcuni testimoni hanno consentito ai poliziotti di cogliere alcuni importanti particolari, rivelatisi successivamente determinanti per il buon esito delle indagini e  per l’individuazione del responsabile delle rapine.

Gli agenti hanno, così, scoperto che per ogni colpo l’uomo si serviva di uno scooter nero di grossa cilindrata e passo dopo passo, sono riusciti a ricostruire il puzzle, risalendo al numero di targa e all’intestatario del motoveicolo.

Attraverso tradizionali metodi di investigazione, quali appostamenti, attività di osservazione e pedinamenti, i poliziotti si sono messi sulle tracce del malvivente. Circostanze oggettive ed evidenti riscontri hanno condotto al Licari, confermandone la corrispondenza con il rapinatore seriale, ripreso più volte dai sistemi di videosorveglianza degli esercizi e in tutto rispondente all’identikit del malvivente descritto dai testimoni.

La comparazione tra i caschi e alcuni indumenti indossati dall’autore delle rapine e quelli utilizzati dal Licari, precedentementi sottoposti a sequestro, hanno ulteriormente arricchito il grave quadro indiziario a suo carico, fino al provvedimento di custodia in carcere disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Il Licari è stato associato alla Casa Circondariale Pagliarelli.

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