Apertura

Le mafie sono sempre più forti del Prof. Vincenzo Musacchio

• Bookmarks: 2


Le mafie d’Italia non sono affatto sull’orlo del declino come in molti tentano di dimostrare. I continui e costanti rapporti con la politica non solo non sono stati recisi ma addirittura vi sono situazioni che fanno ritenere che i collegamenti con la politica, il mondo imprenditoriale e professionale continuino ad essere e a rimanere molto saldi. Si stanno creando nuovi centri di potere, riciclando uomini politici che hanno avuto e continuano ad avere rapporti stretti con la criminalità organizzata. Le metamorfosi continue delle mafie fanno si che non si sia ancora in grado di conoscere il livello di coinvolgimento di quelle persone che non appartengano all’ala militare (il cd. terzo livello). La magistratura e le forze di polizia si sono dimostrate efficaci nell’individuare quelli che hanno fatto parte attiva dell’associazione criminale e quelli che hanno realizzato materialmente le stragi, meno efficaci, anche per impedimenti vari, sono stati nell’individuazione di coloro che hanno deciso gli  omicidi più eclatanti. Sappiamo ancora pochissimo di chi decide le strategie politico-mafiose al punto tale da destabilizzare, in alcuni casi, persino le fondamenta dello Stato democratico. Ad oggi non conosciamo il nome dei veri mandanti di tutte le stragi mafiose e non sappiamo per quali ragioni, oltre a quelle dette dai collaboratori di giustizia, si sono dovuti assassinare uomini come Chinnici, Falcone, Borsellino e tantissime altre vittime impegnate soprattutto al far luce sul cd. terzo livello. Tutto ciò ha messo in evidenza l’esistenza di una mafia silente, che non ha bisogno di omicidi o di fatti di sangue eclatanti per imporre la propria volontà. Il panorama mafioso è decisamente cambiato. Sono profondamente convinto che Borsellino e Falcone siano stati assassinati perché avrebbero mortalmente colpito non solo l’ala militare della mafia, ma sarebbero arrivati ad individuare anche il cd. terzo livello. Sulla trattativa mafia-Stato, per intenderci, vi sono molti indizi sul fatto che ci sia stata e Borsellino e Falcone con molta probabilità avrebbero trovato le prove per dimostrarla anche giudizialmente. Condivido pienamente il parere di Vittorio Teresi sul fatto che la mafia guazza in una palude di cui fa parte anche il mondo delle professioni, pronto a mettere a disposizione le proprie conoscenze per reinvestire e riciclare capitali illeciti con lo scopo di consentire all’organizzazione criminale di moltiplicare i guadagni e di fortificarsi sempre di più. Le mafie stanno cambiando il proprio dna utilizzando al minimo indispensabile il loro potere militare ad al massimo quello economico e politico, che è sempre più forte e dimostra un attivismo particolarmente pericoloso. Su questo terzo livello indirettamente  Paolo Borsellino ne afferma l’esistenza quando asserisce testualmente: “Non sarà la mafia ad uccidermi ma saranno altri. E questo accadrà perché c’è qualcuno che lo permetterà. E fra quel qualcuno, ci sono anche miei colleghi”. Prima di lui, Rocco Chinnici teorizzò per primo l’esistenza del terzo livello cioè quella zona grigia in cui si intrecciano i rapporti tra mafia e politica ma, a quanto pare, da allora ad oggi è cambiato ben poco.

di  VINCENZO MUSACCHIO

2 recommended
KKKKK
241 views
bookmark icon
WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com