Tumore prostata il più diffuso nei siciliani con 2230 nuovi casi l’anno. Un uomo su 10 ha il rischio teorico di esserne colpito
Il PDTA approvato dalla Regione garantisce un iter multidisciplinare e all’avanguardia. Tre eventi scientifici a Messina (16 novembre), Palermo (30 novembre) ed Enna (14 dicembre)
PALERMO – Con 2230 nuovi casi in media, 744 decessi e 1969 ricoveri l’anno il tumore alla prostata è il più frequente tra gli uomini siciliani e rappresenta il 17,3% dei carcinomi. In termini di tasso standardizzato l’incidenza media regionale è 65.2: i numeri più alti si registrano a Siracusa (74.7) e Catania (72.9), seguono Ragusa (65.7), Enna (65.3), Messina (64.5), Palermo (64.0), Caltanissetta (55.7), Trapani (54.9) e, la più bassa, Agrigento (52.1). “Un siciliano ogni 10 ha il rischio teorico di avere una diagnosi di questo tipo nel corso della sua vita – spiega il prof. Vincenzo Adamo, coordinatore Re.O.S. Rete oncologica siciliana – dalla nascita agli 84 anni con picchi tra 70 e 74. In Italia nel 2021 contiamo 7200 morti, con una sopravvivenza a 5 anni del 91% e 564mila con questa diagnosi; nel 2020 sono 36mila i nuovi diagnosticati grazie allo screening precoce che consiste nel dosaggio del PSA, esame digitorettale, ecografia prostatica e biopsia sotto guida ecografica”. Questi argomenti saranno approfonditi in occasione del convegno itinerante, accreditato con 6 ecm, “Il Carcinoma della prostata oggi…tra percorsi diagnostico-terapeutici corretti e innovatività”, che toccherà Messina, Palermo ed Enna per coprire le tre aree della Sicilia orientale, occidentale e centrale con l’obiettivo di accendere i riflettori grazie ad una corretta informazione sui percorsi diagnostici terapeutici e sulle innovazioni terapeutiche di recente acquisizione.
“Nella nostra Regione la recente approvazione del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale – aggiunge il dott. Nicolò Borsellino, referente Re.O.S. PDTA carcinoma della prostata – frutto del lavoro del coordinamento della rete oncologica siciliana, ha portato alla costruzione di una piattaforma web-based, denominata Prosithe, che sarà presto attiva e consentirà a tutti i centri di accedere alla scheda registrando gli indicatori del PDTA prestabiliti; la Rete dei Centri Specialistici assicura ai pazienti una cura secondo principi di qualità, dignità, sicurezza, multidisciplinarietà solidarietà e formazione”.
Nei tre appuntamenti (all’hotel Royal di Messina mercoledì 16 novembre; all’hotel La Torre di Palermo mercoledì 30 novembre e al Federico II Palace hotel di Enna mercoledì 14 dicembre), organizzati da Motus Animi (tel 0832.521300 info@motusanimi.com) e rivolti ad oncologi, urologi, radioncologi, anatomopatologi, genetisti, medici nucleari, mmg, biologi molecolari, psiconcologi, farmacisti ospedalieri, è prevista una parte iniziale con delle letture di competenza urologica e oncologica orientate a rappresentare le novità più importanti degli ultimi anni, la presentazione di tre casi clinici come espressione di GOM multidisciplinari impegnati nella definizione degli algoritmi più attuali per la malattia prostatica RO, per la malattia resistente alla castrazione e per la malattia caratterizzata da varie espressioni mutazionali. Infine una tavola rotonda gestita da un esperto della comunicazione in sanità con il coinvolgimento di diversi specialisti, associazioni pazienti e medici di medicina generale come riferimento delle aree di prossimità e territoriali.
In allegato: foto Vincenzo Adamo e Nicolò Borsellino.
Com. Stam./foto