Evidenza

Bilancio attività Arma dei Carabinieri 2015

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Il 2015 ha registrato, rispetto all’anno precedente, un sensibile calo del numero complessivo dei reati per i quali ha proceduto l’Arma dei Carabinieri in questa provincia, passati da 14.606 a 12.4981.
Il furto si conferma il reato statisticamente più ricorrente, con una incidenza pari a circa il 50% del totale dei delitti, facendo registrare un decremento del 19% nel numero dei furti in abitazione, passati dai 1.745 del 2014 ai 1.415 di quest’anno2. Inoltre, sempre nell’ambito dei reati maggiormente ricorrenti, si registra una lieve diminuzione delle truffe e frodi informatiche, passate da 971 del 2014 a 950 del 20153, ed in relazione alle quali, quest’anno, l’attività di contrasto dell’Arma registra 3 arresti e 366 persone denunciate in stato di libertà: con riferimento a detto fenomeno va, comunque, tenuta alta l’attenzione dei cittadini in relazione al maggiore ricorso agli acquisti su internet.
Una nota positiva giunge anche dal calo del numero delle rapine, da 80 a 624, con il trend favorevole confermato anche per le tipologie più ricorrenti, quali la rapine in abitazione scese da 11 a 4 e le rapine in esercizi commerciali passate da 21 a 10, mentre le rapine in pubblica via rimangono 31 come per lo scorso anno.
In relazione alla prevenzione dei reati, il controllo del territorio esercitato con le numerose pattuglie in servizio 24 ore su 24 ha consentito di identificare 63.414 persone e controllare 38.602 veicoli, grazie a 48.215 controlli su strada effettuati da parte dei 35.557 servizi esterni preventivi espressi dalle 20 Stazioni, dalla Tenenza di Borgomanero e dai Nuclei Radiomobili delle Compagnie di Arona e Novara.
1 nel 2013 i reati perseguiti erano 15.644
2 nel 2013 i furti in abitazione erano 1.618
3 nel 2013 le truffe e frodi informatiche erano 1.164
4 nel 2013 le rapine erano 125
Inoltre, le Centrali Operative di Novara ed Arona hanno gestito un totale di 86.638 chiamate al 112 – Numero Unico Europeo, assicurando una pronta risposta delle pattuglie dell’Arma su tutto il territorio provinciale, con 31 militari rimasti feriti o contusi nel corso dei relativi interventi.
Dal punto di vista del contrasto, l’attività svolta dall’Arma dei Carabinieri in questa provincia ha registrato, sotto il profilo numerico, 349 arresti e 3.354 denunce in stato di libertà, caratterizzandosi, in particolare, per una serie di operazioni che, con la loro positiva conclusione, hanno consentito di disarticolare organizzazioni criminali, dedite soprattutto alla commissione di reati predatori e, più in particolare, ai furti in abitazione.
Fra queste, vanno ricordate le operazioni “Mtshketa” e “Flaco” – prosecuzione di analoghe attività intraprese negli scorsi anni, condotte dal Nucleo Investigativo, che, nel solo 2015, hanno consentito l’arresto di 44 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 28, tutte appartenenti a gruppi criminali composti principalmente da cittadini dell’est europa e da sudamericani, con il recupero di refurtiva del valore di 2,4 milioni di Euro, restituita in gran parte ai legittimi proprietari.
Nel settore del contrasto allo sfruttamento della prostituzione, è stata particolarmente incisiva l’azione del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Novara, con la denuncia in stato di libertà di 35 cinesi e 6 italiani ed il sequestro di 4 esercizi pubblici del capoluogo adibiti a “centro massaggi” e 5 appartamenti, ove veniva esercitata la prostituzione.
Sotto il profilo investigativo, è stata efficace la risposta anche nei casi di omicidio trattati nel corso
del 2015. Infatti:
– in data 20 giugno 2015, a seguito di articolate indagini, il N.O.R. della Compagnia di Novara ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto il 23enne Nicolas Tomasotti di Trecate, individuato quale autore della rapina in danno di un’anziana donna di Novara, avvenuto in via De Calboli il 6 aprile precedente, a seguito della quale la vittima riportava gravi lesioni che ne causavano il decesso dopo alcuni giorni. Le indagini erano risultate particolarmente difficoltose poiché il fatto era avvenuto in assenza di testimoni diretti, tanto che, inizialmente, i soccorritori avevano pensato ad una caduta accidentale o ad un incidente stradale. Proprio in questi giorni si è concluso il processo di 1° grado con la condanna del Tomasotti a 6 anni e 6 mesi di reclusione per omicidio preterintenzionale e rapina;
– il 17 dicembre 2015, personale del Nucleo Investigativo ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto il 39enne novarese Nicola Sansarella, ritenuto responsabile dell’omicidio commesso in danno di Gennari Andrea, del quale era stata denunciata la scomparsa il giorno antecedente.
Proprio l’immediato avvio degli accertamenti alla ricezione della denuncia di scomparsa presentata dalla madre della vittima nella tarda serata del 16 dicembre scorso, ha consentito da subito di orientare le indagini nei confronti del Sansarella, a carico del quale sono stati acquisitielementi sufficienti per procedere al fermo, successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

KKKKK
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