In Coppa Italia i Diavoli Vicenza si qualificano agevolmente, mentre Padova e Monleale ribaltano i pronostici
Nella prima gara del Playoff Round, Cittadella travolge un Piacenza ridotto ancora ai minimi termini a livello di roster
Il mondo è bello perché vario, così si dice. Questo a quanto pare vale anche per l’hockey inline dove, non ci si può distrarre un attimo che accadono cose incredibili. Come assistere ad un turno di Coppa Italia pazzo ed entusiasmante. Capita infatti che nei quarti di finale giocati ieri sera, le gare in programma apparentemente “scontate” (anche se a noi questa cosa ci convinceva poco) si è assistito a spettacoli quanto meno sorprendenti. All’alba degli appuntamenti in questione era arrivata la rinuncia da parte dell’Edera Trieste che, per problemi dell’ultimo minuto relativi al roster, era stata costretta a dare forfait facendoci un po’ calare il sorriso. Il week-end di coppa era dunque ridimensionato, solo tre gare in programma e Milano (Giustizia Sportiva permettendo) direttamente in semifinale, ma era rimasta comunque tanta speranza che le altre ci regalassero divertimento. Crediamo che quello che è accaduto ieri sera abbia superato le nostre aspettative e quello che poteva sembrare un turno traghettatore, con squadre predestinate al passaggio, si sia rivelato invece uno dei momenti più sorprendenti di questa stagione. Se non avete però avuto modo di vedere i risultati, e ancora non siete al corrente di come siano andate le cose non vogliamo spoilerarvi nulla. Ve lo raccontiamo di seguito.
I quarti di finale che non ti aspetti – La prima gara della serata era quella tra Diavoli Vicenza e Cus Verona, una gara sulla carta abbastanza impari, formazioni impegnate su due fronti in campionato che si sono date appuntamento “all’incrocio di coppa” e che in realtà non dovevano dimostrare nulla se non giocare e fare in modo che la gara seguisse il proprio corso. Verona si presenta al Pala Ferrarin con un roster competitivo, cerca l’occasione di una bella figura e perché no, fare le prove generali in vista della seconda fase di campionato. Vicenza, neanche a dirlo, non ci pensa nemmeno a prendere in considerazione il fatto di lasciare i “nemici” meneghini da soli in semifinale. L’obiettivo di Sigmund e soci è quello di conquistare più trofei possibili anche in questa stagione e Verona è solo un avversario in più sul proprio cammino. L’inizio è subito all’insegna della squadra berica che con l’asse Delfino-Dal Sasso passa in vantaggio quando ancora qualcuno sta trovando posto in tribuna. Due giri di orologio e Verona commette fallo, un errore che viene pagato caro perché gli stessi protagonisti del gol del vantaggio, ma a ruoli invertiti, raddoppiano. I Diavoli non sembrano intenzionati a fermarsi, anzi vogliono prendere il largo e mettere al sicuro quanto prima il risultato. Detto fatto, arrivano in sequenza le reti di Nicola Frigo e Francon, serviti rispettivamente da Sigmund e dallo stesso Frigo. Non siamo neanche a metà del primo tempo e la gara ha già preso una piega che difficilmente cambierà. Gli scaligeri comunque ci provano: sanno che la serata non è facile e cercano più volte di farsi vivi in fase offensiva, cosa che frutta il gol di capitan Sabaini per il momentaneo 4-1. Inizia un momento di apparente tranquillità dove le squadre si alternano in fase di difesa e attacco, e non accade nulla fino ai due minuti finali dove ci pensano prima Ustignani (in penalty killing), imbeccato da Delfino, e poi Pace su suggerimento di Francon a lanciare la cavalcata vicentina. La sirena manda tutti negli spogliatoi e si aspetta un secondo tempo che però non lascia aperte molte speranze agli ospiti. La conferma arriva in apertura di ripresa dove, ancora una volta la coppia Dal Sasso-Delfino (doppietta per entrambi a fine gara) si rende protagonista delle due reti, una a testa, che mette fine ad ogni sogno di rimonta scaligera. Gli ospiti però, anche se in netto svantaggio, hanno quell’orgoglio e quella scintilla che innesca le due reti a distanza ravvicinata di Battistella e Bernardoni che ringraziano per il supporto Frizzera e Roffo, anche se sono episodi che non frenano la voglia di Sigmund, grazie all’intuizione di Centofante, di andare a segno. I Diavoli, oltre ad essere padroni di casa, sono anche padroni del gioco e gestiscono la situazione: non potrebbe essere altrimenti, fino ad andare in doppio cifra per mano di Nicola Frigo (doppietta) che servito da Dal Sasso mette fine anzitempo alla gara quando ancora mancano otto minuti. A Verona va il merito di averci provato contro un avversario davvero fuori portata, mentre il Vicenza centra una semifinale con forza e decisione a seguito di una gara nella quale l’approccio mentale ha fatto la differenza, come ammette il capitano Andrea Ustignani: << Sapevamo che fosse una partita importante per passare i quarti e, venendo da una prestazione non rosea quando siamo andati a Verona in campionato, abbiamo cercato di impegnarci sin dal primo minuto. Una partita diversa nel primo tempo: divertente, bella, mentre nel secondo, a parere mio, piena di tempi morti che in questo sport rovinano la spettacolarità e la velocità >>.
Forse quelli con qualche anno in più ricorderanno quando si ascoltano le partite alla radio, oppure i più giovani avranno sentito qualche racconto in merito, di quando i radiocronisti chiedevano la linea ed interrompevano un collega per aggiornare di gol o accadimenti importanti che avvenivano sui diversi campi. Beh! Ieri sera abbiamo assistito alla gara tra Ghosts Padova e Ferrara Warriors ed abbiamo immaginato come sarebbe stata chiesta la linea per avvisare di ciò che stava accadendo. Una cosa simile a: “Attenzione da Padova, clamoroso al Pala Raciti…”. Perché? Ve lo diciamo immediatamente. La gara destava interesse, tutti eravamo curiosi di vedere come i ragazzi di coach Cantele avrebbero affrontato in gara secca una formazione strutturata e di talento come quella estense. Dalle prime battute si capisce che la gara sarà stata tirata e, forse, decisa dagli episodi. I patavini ci mettono gambe e grinta, Laner fa il resto per tenere i dischi lontani dalla rete e dopo tutto la cosa funziona perché il primo tempo scivola via tra sussulti e qualche applauso (con i Warriors in assoluto vantaggio nel conteggio dei tiri). Ferrara però trova finalmente la via del gol con un assist da parte di Matteo Bellini che Nicola Lettera non si lascia scappare. Mancano solo quattro munti alla sirena del riposo e l’equilibrio è stato rotto. Nella pausa, i fantasmi cercano di ricarica le pile per un secondo tempo nel quale non devono sbagliare nulla se vogliono restare in corsa per il passaggio del turno, mentre gli emiliani devono mettere a punto qualche cosa se vogliono rimanere piantati su un risultato in bilico. Al rientro in pista è proprio il Ferrara ad avere un cambio di passo ed a mettere a segno un uno-due che sembra spianare la loro strada. Prima Matteo Bellini e poi Gaboriau, su assist di Dell’Antico e Andrea Bellini, portano gli ospiti sul 0-3, un risultato che sbilancia il match e fa intravedere la semifinale alla squadra estense. Dopo aver lasciato andare gli avversari però arriva l’occasione per il Padova di colpire e lo fa in powerplay con Carron che sfrutta alla perfezione il lavoro di Francesco Campulla. La rete che accorcia le distanze arriva dopo cinque minuti e mezzo dall’inizio della seconda frazione di gioco, ma il Ferrara ha ancora dalla sua un margine per gestire la situazione. Si riprende a giocare e dopo una manciata di minuti, e altrettante occasioni, è ancora Francesco Campulla a trovare il momento giusto per servire Elia Calore per il 2-3 che rimette tutto in discussione. Ancora otto minuti al termine dei tempi regolamentari e la semifinale sembra una possibilità alla portata di tutte e due le squadre in pista. Il Padova rischia, va in inferiorità complicandosi la vita, ma stringe i denti e le maglie della difesa e quando mancano poco meno di tre giri di orologio dal fischio finale, è ancora una volta Elia Calore, sempre su assist di Francesco Campulla, a siglare il clamoroso pareggio che fa impazzire di gioia tutto il Pala Raciti. Il Ferrara sgrana gli occhi, non crede a quello che ha appena visto, ma soprattutto non crede a come possa aver gettato nel cestino le tre reti di vantaggio. Ora il passaggio del turno passa per l’over time e la regola del golden gol pesa come un macigno sulle spalle dei giocatori che in 3vs3 sanno che non possono sbagliare. Nulla di fatto, anche i 10 minuti extra non risultano utili ed una gara come questa non può che regalare anche le emozioni dei rigori. Gaboriau e Carron vanno a segno, ma poi si susseguono quattro errori per parte e c’è da strapparsi i capelli dalla tensione. Arriva così la rete di Elia Calore, che con la terza rete personale è l’autentico eroe della serata che consegna ai Ghosts il biglietto per una meritatissima semifinale e Coppa Italia. A parlare per i veneti è Daniele Carron che soddisfatto dichiara: << Sapevamo sarebbe servita un’impresa contro la corazzata del Ferrara, soprattutto a causa del numero ristretto di giocatori a disposizione in panca. Partita iniziata decisamente in discesa, risentivamo molto della qualità tecnica degli avversari e abbiamo commesso qualche errore di troppo in fase difensiva, concedendo più volte la via del goal al Ferrara. Rimanendo concentrati, e a denti stretti, siamo poi riusciti a portare a casa l’accesso alla Final Four >>.
Sull’altopiano si disputava l’ultimo quarto di finale tra Asiago Vipers e Monleale e tirava aria di sfida ed imprevedibilità. Alla vigilia si sapeva che sarebbero stati determinanti i roster con i quali si sarebbero presentate all’appuntamento le due protagoniste coinvolte, ma forse lo sarebbe stato ancora di più l’atteggiamento mentale. C’era preoccupazione o per meglio dire qualche dubbio, per quanto riguardava i padroni di casa i quali nelle ultime uscite sembravano aver perso quello smalto e quella verve tanto apprezzati ad inizio stagione. Però parole e pensieri vanno lasciati nello spogliatoio e si deve lasciare parlare la pista che come sempre sarà giudice severo ed imparziale. Quella di Via Cinque è una di quelle dove i brividi scorrono di continuo e lo si capisce fin dai minuti iniziali che questa serata non farà eccezione. La metà del primo tempo vede un sostanziale dominio da parte dei Vipers con Grando subito protagonista fra i pali della porta ospite ma tutto rimane in parità fino a quando Berthod dall’angolo trova libero Spiller che batte a rete da posizione centrale. Si va verso i minuti finali della prima frazione di gioco e Monleale commette fallo, ma i padroni di casa invece di tirare l’acqua al proprio mulino e approfittare dell’occasione commettono a loro volta una ingenua penalità con Berthod. I falchi aspettano, si chiudono dietro e nel momento in cui tornano ad essere al completo trovano il pareggio con un tiro dalla distanza di Novelli che sorprende Facchinetti, coperto da Romero. 1-1 ad un minuto e mezzo dal riposo. Asiago paga l’errore dopo aver giocato un gradino sopra gli ospiti, ma lo sport non perdona e così dopo una manciata di secondi, dopo aver sbagliato il più facile dei goal con Chelodi, subisce il raddoppio con un tiro di Ghiglione che impatta su un giocatore dell’Asiago e, superando beffardamente Facchinetti, ribalta la situazione (1-2). Si va in pausa e la gara è apertissima, ma adesso pende dalla parte del Monleale che può prendere coraggio e giocare con più tranquillità. Inizia la seconda metà del match e Asiago ha il compito di rimettersi subito in careggiata, ci va vicino con un tiro che però Grando, autore di ottime parate, neutralizza e per la regola del gol mancato-gol subito, Monleale approfitta di un errore in uscita delle vipere e Castagneri fa 1-3. Una doccia fredda per i ragazzi di coach Rigoni che nonostante i ripetuti affondi nell’arco del secondo tempo non riescono a reagire, e soprattutto non riescono a trovare le giuste occasioni per accorciare il gap sul tabellone. La fiammata di speranza arriva a un minuto e mezzo dal termine quando in power play Chelodi imbecca con un passaggio “coast to coast” Rossetto che di prima intenzione manda in rete. Asiago prova il tutto per tutto, toglie Facchinetti e mette un giocatore in più per l’assedio alla porta piemontese, ma le speranze si affievoliscono secondo dopo secondo fino a far festeggiare la squadra di coach Cintori. Vipere che abbandonano la pista con una sconfitta e la Coppa Italia mentre Monleale festeggia come ultima l’accesso alla Final Four. Al termine della gara Fausto Romero è conciso nelle dichiarazioni ma molto chiaro e convinto su come si sia concretizzata questa vittoria: << Ottima prestazione, questa sera il gruppo ha fatto la differenza >>. Per l’Asiago è invece il Presidente Fabio Forte a far capire l’aria che tira: << Stasera non abbiamo di certo meritato la sconfitta ma è più di un mese che stiamo giocando davvero male e l’aver perso l’accesso alla Final Four contro un Monleale non di certo trascendentale è la giusta conclusione di questo periodo nero, sempre che sia finito. Non escludo che assieme a Rigoni sia arrivato il caso di prendere qualche provvedimento per dare una scossa allo spogliatoio. Chi non gioca “con la bava alla bocca” non è fatto per lo stesso ambiente sportivo in cui gravito io e lo ho fatto presente a fine gara >>.
L’altra faccia del sabato – Mentre tutti erano presi dalle gare di coppa, sulla pista di Piacenza si è disputata la prima gara di play off round tra la Lepis ed il Cittadella. Le due formazioni, libere da altri impegni, avevano deciso di anticipare la prima giornata che come da programma le vedeva contrapposte. Non un incontro qualunque, ma un vero scontro diretto tra quelle che sembrano essere le due compagini a contendersi la permanenza nella massima serie. Gli emiliani sono costretti a vincere se non vogliono far chiudere definitivamente la porta della Serie A ma si presentano nuovamente con un roster al limite de regolamento, mentre i granata sono chiamati ad una conferma vista la crescita che si è vista nelle ultime uscite. Risposta che arriva immediatamente nel primo tempo quando i ragazzi di coach Marobin si portano avanti fino ad un travolgente 1-7 grazie a due reti a testa per Coetzee e Torni e quelle di Tiatto, Grigoletto e Rottcher. Per Piacenza, a spezzare le marcature ospiti, ci pensa Simone Sironi, ma è solo un attimo di tranquillità in quell’ondata che li travolge anche nel secondo tempo. Nella ripresa infatti la situazione non cambia, anzi fa prendere il largo al Cittadella con altre quattro reti di Coetzee (sei al termine della gara), due di Rottcher (tripletta), Tiatto (doppietta) e Sambugaro. Un 1-15 che non lascia molto alle interpretazioni, Piacenza dovrà cercare in questa seconda fase un’inversione di rotta, ma che sia veloce e repentina, mentre Cittadella può guardare al futuro con più ottimismo come ci fa sapere il goalie Marco Belloni: << La partita è andata bene, eravamo in pieno organico. Abbiamo risolto la partita nel primo tempo, sono state curate molto sia la fase difensiva che quella offensiva e siamo andati a punti con molte persone dell’organico. Siamo molto felici di questo, è una bella iniezione di fiducia che ci fa sperare bene per il resto dei play off round. Ora andiamo avanti pensando partita per partita e ci godiamo la vittoria >>.
Che sia di Coppa o Campionato, il nostro fine settimana non sarà mai noioso. Ci riprendiamo da queste botte di adrenalina che ci hanno regalato queste gare e ci buttiamo subito sull’inizio della fase calda della massima serie. La seconda fase è ormai alle porte.
Coppa Italia – I risultati dei quarti di finale (sabato 5 febbraio 2022)
HC Milano – Edera Trieste ::Rinuncia Edera::
Diavoli Vicenza – Cus Verona 10-3
Ghosts Padova – Ferrara Warriors 4-3 (dopo rigori)
Asiago Vipers – Monleale Sportleale 2-3
Qualificate alla Final Four di Coppa Italia (12 e 13 marzo 2022):
HC Milano
Diavoli Vicenza
Monleale Sportleale
Ghosts Padova
Serie A – prima giornata di Play Off Round (sabato 5 febbraio 2022)
Lepis Piacenza – Cittadella Hockey 1-15
Classifica del Playoff Round (inclusi i “punti bonus”):
Edera Trieste e Cus Verona punti 12, Monleale Sportleale punti 10, Cittadella Hockey* punti 9, Lepis Piacenza* punti 0
*una gara in più
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foto Vanessa Zenobini
Com. Stam.