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Vecchioni! Gli insulti del “Maestro”

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Nei giorni scorsi molti giornali hanno riportato la notizia delle affermazioni di Roberto Vecchioni al suo arrivo sull’isola: la Sicilia è “un luogo di merda” ha esordito in un suo discorso agli studenti.
Immediate le polemiche, le repliche, i chiarimenti e le mezze scuse. Quella del cantautore di parlare male o di avere problemi ogni volta che mette piede sull’isola pare sia diventata un’abitudine. E ogni volta, le sue “cadute di stile” (per essere eufemistici) finiscono sulle prime pagine dei giornali. Sempre per fatti che, con la musica, non hanno niente a che vedere. Fu così fin dal lontano 1979, quando il giudice di Marsala, Salvatore Cassata emise nei suoi confronti un mandato d’arresto accusandolo di spaccio di sostanze stupefacenti: secondo il giudice, un paio di anni prima, durante la festa dell’Unità in Sicilia, Vecchioni avrebbe ceduto uno spinello a un ragazzino alla fine di un concerto. Le accuse risultarono infondate (il ragazzo ritrattò tutto appena messo a confronto) e Vecchioni fu assolto con formula piena. Ma questo non bastò al cantautore che, un paio di mesi dopo, nell’album Robinson dedicò alla vicenda una canzone (Signor giudice) in cui parlava di “certi magistrati” che interpreterebbero malamente il proprio mandato. Pare che questa vicenda avesse colpito molto il cantautore (che è anche professore di latino e greco) che, di ritorno a Marsala, molti anni dopo, dichiarò, con lessico forbito: “Questa città mi ha fatto un mazzo tanto ma l’ho adorata”. Stranamente non disse nulla quando, molti anni dopo, nel 2010, venne fermato vicino a Brescia dalla Polstrada che riscontrò un tasso alcolico superiore al limite consentito. Il cantautore (che si giustificò, sostenendo di aver preso destrometorfano bromidrato, uno sciroppo per la tosse) ma fu ugualmente condannato a due mesi di carcere, al ritiro della patente per sei mesi e al pagamento di 750 euro di multa (la pena fu sospesa con la condizionale). Stranamente di questa vicenda, il cantautore non parlò nelle sue canzoni né si scatenò definendo la Lombardia o i pubblici ufficiali che non avevano creduto alla sua versione con epiteti poco giulivi. Ben diverso il tono usato da Vecchioni, nei giorni scorsi quando ha parlato della Sicilia. Non contento di aver definito la Sicilia un “luogo di merda”, ha aggiunto: “Credete che sia qui soltanto per sviolinare? No, assolutamente. Arrivo dall’aeroporto, entro in città e in sostanza ci sono 400 persone su 200 senza casco”. Forse lui non lo sa, ma, secondo i dati ufficiali (ISTAT 2014), in Sicilia i morti e feriti in incidenti stradali sono “solo” 17.376 contro gli oltre 46.000 della “sua” civilissima Lombardia (terra natia di Vecchioni). E gli incidenti sono stati poco più di 21.000 contro gli oltre 60.700 della Lombardia (in concreto il triplo). Eppure il suo giudizio è stato impietoso (oltre che errato): “In tutti i posti ci sono tre file di macchine in mezzo alla strada e si passa con fatica”, ha detto. Frasi, le sue, che sono finite sulle prime pagine dei giornali e che ogni volta hanno destato molto più scalpore di quanto avrebbe dovuto. Che in Sicilia ci siano molti problemi non è certo lui a scoprirlo. I siciliani lo sanno benissimo e da decenni. Da secoli cercano di risolvere i problemi causati da imprese con sede legale in altre regioni d’Italia o da politici nominati da Roma e da Bruxelles. Quello che dovrebbe far riflettere, invece, è che personaggi famosi giudichino la Sicilia non in base ai fatti ma solo in base a impressioni o stereotipi non meritati. Specie se si confronta con altre regioni d’Italia e d’Europa. Come per gli incidenti stradali, scorrendo i numeri, quelli veri e non quelli spesso riportati dai giornali stampati al nord, si scopre che molte altre regioni (a cominciare dalla “civilissima”Lombardia”) sono peggiori della Sicilia “di merda” (secondo Vecchioni). “Questo significa che tu non hai capito cos’è il senso dell’esistenza con gli altri. “Non lo sai e non lo conosci”, ha affermato il cantautore. La verità è che non conosce la situazione reale: secondo i dati ufficiali (quelli dell’ISTAT), ci sono regioni che stanno molto peggio della Sicilia. Il tasso di microcriminalità, ad esempio, in Sicilia è di poco superiore all’8 per cento. In Veneto è in pratica una volta e mezzo di più, in Piemonte è il doppio e in Lombardia quasi il triplo (21,4 per cento). E anche sotto il profilo del lavoro, le “civilissime” città lombarde non mancano di sorprendere: il tasso di Ula (unità di lavoro) irregolari delle regioni del nord è maggiore rispetto a quello della Sicilia. Eppure Vecchioni non ha mai parlato di senso dell’esistenza nelle sue trasferte in Veneto, in Piemonte o in Lombardia né si è mai permesso di definirle “luoghi di merda”. E, dato che proprio in questi giorni, a Parigi, si stanno svolgendo gli incontri del COP21, in cui si parla di ambiente e d’inquinamento, forse, al cantautore milanese non dispiacerà sapere che le conseguenze dell’inquinamento prodotto dalle regioni settentrionali sono molto peggiori di quelle causate nelle regioni meridionali. La verità è che, se Vecchioni (come molti altri) avesse, per una volta, guardato i “numeri”, quelli veri, invece di darli o di basarsi su impressioni e pregiudizi, avrebbe capito che la causa di molti dei problemi dell’Italia e degli italiani non sono né la Sicilia né i siciliani. Anzi. Inutili anche le giustificazioni presentate dopo aver offeso i siciliani. Vecchioni ha dichiarato che la sua era solo “una provocazione d’amore” (“La parolaccia mi è scappata, ero arrivato, ho visto tutto quel disordine e mi è montata la rabbia”, avrebbe riferito a Baudo al quale ha telefonato dopo il fattaccio). Non serve a molto giustificarsi dicendo che: “Una cosa è la cultura e una cosa è la civiltà”. Dimenticando che proprio il suo non è stato certo un comportamento da persone “civili”.
Unica (squallida) spiegazione potrebbe essere che si è voluto approfittare di tutto questo per farne una trovata mediatica: un modo per costringere tutti i giornali e i media a parlare della sua affermazione e magari, nel farlo, di richiamare l’attenzione su di sé. Se questo era il suo intento, non si può dire che non ci sia riuscito. E, poi, male che vada, su tutta questa vicenda, potrà sempre scrivere un’altra canzone……

foto Sicilia Google
di C.Alessandro Mauceri

KKKKK
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