Angelo Figuccia e il contratto di servizio Amat: la pigrizia del Sindaco e le subdole manovre della sua amministrazione rischiano di paralizzare la città

Ho appreso-afferma Angelo Figuccia, Consigliere comunale di Forza Italia- che l’amministrazione comunale ha informato i mezzi di stampa dell’invio del contratto di servizio dell’Amat alle Commissioni competenti. Si tratta di un importantissimo strumento per la Città di Palermo, che da mesi il Consiglio comunale sollecita e che deve necessariamente essere esitato entro il 31 dicembre, pena la restituzione di oltre 300 milioni alla comunità europea, cosa che, come è facile intuire, manderebbe in default il comune, con tutte le gravissime conseguenze immaginabili.

Sono certo però-continua Figuccia- che il Sindaco non può non conoscere tutti i meccanismi e i tempi necessari per esitare una questione così delicata per la nostra città e per tutti i cittadini e per questo non posso non considerare tale comunicazione, fornita alla stampa locale da parte dell’amministrazione, del tutto strumentale.

In primo luogo infatti, l’invio del contratto di servizio alle commissioni consiliari, ed in particolare alla III (Aziende partecipate) di cui sono componente, è avvenuto senza l’utilizzo della procedura d’urgenza e il Sindaco sa bene che in questi casi il normale iter prevede una tempistica di 2 settimane, durante le quali sarà necessario convocare le organizzazioni sindacali, che verosimilmente chiederanno tavoli separati, come spesso accade fra confederali e autonomi. Inoltre sarà necessario ascoltare il parere dell’Assessore competente Giusto Catania e dell’Assessore al bilancio Luciano Abbonato e ovviamente per avere un quadro completo occorrerà sentire i vertici aziendali, nonché le associazioni di categoria, i cittadini e tutti gli organi coinvolti in questo delicato contratto.

Tutto questo dovrà essere fatto in maniera molto attenta, lontani da qualunque spirito ideologico e soprattutto con la consapevolezza che un parere positivo o negativo, potrà cambiare concretamente le sorti della città. Le responsabilità a cui saranno chiamati i Consiglieri comunali saranno enormi, con un potenziale intervento persino da parte della Corte dei Conti, come è già accaduto in casi similari.

Pur non volendo esimersi da alcuna responsabilità, appare-conclude Figuccia- estremamente scorretto che il Sindaco e la sua giunta, malgrado la consapevolezza della delicatezza del tema, siano finiti in zona cesarini, costringendo il consiglio comunale e la competente commissione ad una lotta contro il tempo, nel tentativo probabilmente di scaricarsi dalle enormi responsabilità, che la mancata approvazione del contratto comporterebbe.