Angelo Figuccia: “Amat, la sagra dei dilettanti sul pasticciaccio brutto del contratto di servizio”
“La rimodulazione del contratto di servizio dell’Amat decisa dalla Giunta Orlando lo scorso 9 ottobre è un vero e proprio pasticcio, che rischia di provocare danni irreparabili”. Lo afferma Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia, che prosegue: “Il sindaco e i suoi assessori, al gran completo, hanno dato il via libera ad un atto che rischia di trascinare non soltanto l’Amat ma l’intero Comune di Palermo verso il dissesto finanziario. Tutta colpa, si fa per dire, del tram, la cui gestione è ancora in alto mare, nonostante entro il prossimo 31 dicembre debba entrare obbligatoriamente in funzione, se non vogliamo restituire all’Unione Europea i 300 milioni di euro che è costata la sua costruzione.
Mentre Orlando e i suoi danno per scontato che la gestione del tram debba essere affidata all’Amat, questa invece deve passare attraverso un bando pubblico europeo, così come prevede la legge. Nelle intenzioni del sindaco, infatti, c’è la volontà di finanziare la gestione del tram con il pagamento dei pass delle ZTL, che, secondo le previsioni della Giunta comunale, dovrebbe ammontare a 30 milioni di euro all’anno. Un vero e proprio salasso per le tasche dei palermitani, costretti così a versare nelle casse comunali l’ennesima tassa. Ma, se la gestione del tram costerebbe circa 13 milioni di euro all’anno, se lo stesso Comune prevede di incassare circa 7 milioni di euro dai biglietti, restano “scoperti” circa 6 milioni, ben al di sotto della cifra richiesta da Orlando e i suoi.
Perché, quindi, chiedere ulteriori sacrifici ai palermitani? La rimanente cifra servirà a coprire qualche altro buco di bilancio? E se gli automobilisti palermitani dovessero decidere di non acquistare i pass, chi pagherebbe la gestione del tram?
Insomma, se non siamo alla sagra dei dilettanti poco ci manca. Orlando e i suoi rivedano al più presto questo atto. Il Consiglio Comunale sicuramente non darà il proprio assenso per tassare ulteriormente i palermitani”.
Com. Stam.