Musica

Intervista con Christian Baroni

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Da venerdì 2 luglio  in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “Un’altra foto”, il nuovo singolo di Christian Baroni.

Un’altra foto è una canzone che parla di una richiesta di perdono, pur restando fermo sulle proprie convinzioni. Alla base di tutto ciò, c’è una nota preponderante di dolcezza che ricorda i momenti vissuti insieme tramite delle immagini fissate nel tempo.

Spiega l’artista a proposito del suo nuovo singolo: «Ho scelto questo brano come mio primo singolo perché può rappresentare a primo impatto, una parte importante sia della mia personalità artistica che umana».

Ciao Christian e grazie per essere qui con noi oggi. Hai voglia di raccontarci chi sei quando non vesti i panni del cantautore? Come passi le tue giornate, cosa ti piace fare nel tempo libero

Certo! Diciamo che la musica prende gran parte della mia giornata, ma allo stesso tempo coltivo diversi hobby. Sono una persona che non sa stare minimamente ferma sia fisicamente che mentalmente. Quindi in generale colgo tutto ciò che la vita mi pone davanti senza farmi troppo problemi. Essendo una persona molto curiosa mi attrae tutto ciò che non conosco o che stimola la mia attenzione. Sono un tifoso appassionato di calcio ma dello sport in toto, anche per tradizione di famiglia.

Quanto c’è di personale nel tuo singolo “Un’altra foto”? In che modo questo pezzo ti rappresenta?

C’è molto di personale come in tutti i miei pezzi in generale. Parla di un lato del mio carattere che è molto orgoglioso e testardo. Il messaggio che volevo far passare è che delle volte andare incontro l’altra persona, invece di sostenere in maniera estenuante di aver ragione, è la cosa migliore per il bene di tutti. Si tende spesso a voler condurre battaglie in cui si sa già che non ci sarà nessun vincitore, ma solo dei perdenti. Farsi la guerra in amore non porta nient’altro che a spostare la propria strada altrove. Dove c’è un vero sentimento, deve quasi sempre prevalere il cuore alla ragione.

Hai iniziato a scrivere testi all’età di 15 anni. Ricordi di cosa parlava la tua prima canzone?

Il primo amore non si scorda mai. Per la prima canzone vale lo stesso principio. Certo rileggendola a distanza di anni delle cose fanno un po’ sorridere perché sono pur sempre parole e sentimenti di un quindicenne. Ma fa tutto parte di un processo di maturazione. Probabilmente avrò la stessa sensazione a distanza di anni rileggendo ciò che scrivo ora. Ma è il bello della vita. Si cresce, con curiosità, si fanno esperienze e si scopre sempre qualcosa di nuovo che ci rende persone diverse di momento in momento.

Hai mai pensato di prendere parte a qualche talent?

Non si sa mai nella vita. Al momento no.

Possiamo sperare in un futuro EP?

Il progetto è appena partito e stiamo lavorando molto bene insieme a tutto il team. Con il tempo cercheremo di far esplodere tutte le bombe a nostra disposizione.

Com. Stam.

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