Ultimi giorni mostra Giancarlo Cerri, Quando l’orbo ci vedeva bene. Centro Culturale di Milano, sino al 26 giugno
Ultimi giorni per poter visitare al Centro Culturale di Milano la mostra di Giancarlo Cerri “Quando l’orbo ci vedeva bene”, aperta al pubblico sino a sabato 26 giugno.
L’esposizione, che vuole essere un omaggio alla forza espressiva del bianco e nero, presenta 43 opere, la maggior parte disegni a carboncino o inchiostro su carta, divise su quattro sezioni: 20 figure tra ritratti e nudi femminili, 9 tra paesaggi e nature morte, 8 sequenze e 6 dipinti di arte sacra.
Artista e grafico pubblicitario sin dagli anni Cinquanta, convinto da sempre che la pittura e la personalità di un pittore si esprimano “in parete”, Giancarlo Cerri ha attraversato appieno gli anni 60/70 dell’arte milanese conoscendone alcuni dei principali protagonisti.
Sebbene come artista abbia trovato il maggiore riscontro di notorietà a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, in realtà Cerri si era già fatto notare con due personali alla storica galleria Barbaroux di Milano, nel 1969 e nel 1972, ovvero in uno dei templi della grande pittura figurativa novecentesca, che lo aveva subito percepito come la “costola” di due suoi campioni, Carrà e Tosi.
Nella mostra di Milano Giancarlo Cerri ribadisce il valore assoluto del disegno nel processo creativo che – come sottolinea Elisabetta Muritti nel suo testo in catalogo – è l’idea prima del colore, l’anima di ogni opera: “Dopo il disegno, solo dopo, e solo eventualmente, ci potrà essere il “corpo a corpo” con il colore”.
Il corpo più ampio delle opere esposte sono 20 disegni su carta fra ritratti di donne e nudi femminili; il secondo gruppo di lavori comprende 9 lavori fra paesaggi e nature morte a sottolineare la chiara la vocazione informale dell’artista, mentre le ultime due sezioni della mostra sono invece composte da 8 sequenze, approdo all’astrazione pura dove ciò che conta non è più il racconto ma l’immagine, e da 6 opere di arte sacra, nate da quell’11 settembre 2001 che ha cambiato per sempre l’Occidente.
Com. Stam.