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CAPRANICA ovvero Sotto i raggi del sole/Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente

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Dal 26 giugno al 11 luglio 2021 Tempio Romanico di S. Francesco – Corso Francesco Petrarca, 40 – Capranica (Viterbo)

Sabato 26 giugno alle ore 17.00 si inaugura, presso il Tempio Romanico di San Francesco a Capranica (Vt) la mostra  dal titolo:CAPRANICAovvero Sotto i raggi del sole/Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente

La mostra con la direzione artistica di Antonietta Campilongo, testi in catalogo a cura di Alice Straffi

è organizzata dall’Associazione Neworld,con il patrocinio del Comune di Capranica – Catalogo in sede.

Iniziativa promossa dall’Assessore alla Cultura dott.ssa Silvia Valentini

Presenta la mostra il Sindaco del Comune di Capranica Pietro Nocchi

Aree multidisciplinari: Arti visive, performance, video, poesia

L’esposizione si propone come una forma di narrazione collettiva, in cui s’intersecano vari punti di vista; vuole raccogliere materiali di analisi e di riflessione su un tema di grande attualità. Uno spazio aperto alle emozioni, a contributi artistici che affrontino problemi legati all’etica, alla definizione della corrispondenza culturale e al rapporto tra uomo e natura. Proporre una riflessione su come e fino a che punto, l’uomo dei nostri tempi riesca ancora a percepire se stesso e il mondo che lo circonda come appartenente a una realtà unica e interconnessa; vuole approfondire e mettere in relazione le ricerche e le opere di artisti contemporanei che operano in ambito culturale nazionale e internazionale, performer, artisti visivi, poeti.

Sotto i raggi del sole

Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente

Natura, genericamente, è tutto quanto non è stato realizzato dall’uomo, le cose come sono o sarebbero senza il suo intervento. Il rapporto tra la natura e l’uomo è stato ricercato fin dalle origini della filosofia occidentale. Già Aristotele ha distinto la realtà naturale, che non dipende dall’uomo e dalla sua tecnica, da quella artificiale. In questo rapporto, un decisivo miglioramento avviene con la rivoluzione industriale. Prima della fine del ‘700, l’uomo, nonostante avesse prodotto già notevoli modificazioni sull’ambiente, s’inseriva pienamente nei cicli naturali. Da allora lo sviluppo tecnologico ha portato una crescita enorme dell’uso di risorse non rinnovabili, dello sfruttamento del territorio, della produzione di rifiuti, nella creazione di sostanze di sintesi non riciclabili dai processi naturali. L’uomo diventa così uno dei principali responsabili delle alterazioni all’ambiente.

Volere bene alla natura, difendere il mondo in cui viviamo, significa oggi assumersi la responsabilità di qualsiasi scelta, di qualsiasi politica che possono ferire l’ambiente. Un compito di portata ineludibile diventa sempre di più difendere il mondo in cui viviamo dagli attacchi riconoscibili e da quelli invisibili che la Terra subisce a causa di comportamenti e azioni che rispondono a logiche economiche alienate e inadeguate di risposte sui temi delle risorse e della sostenibilità.

Chi opera in campo culturale non può chiamarsi fuori: riuscire a fare passi avanti nel rafforzamento di nuove consapevolezze condivise significa appunto mostrare la bellezza della Natura, ma, anche denunciarne gli abusi, stimolare la ricerca, creare dibattito e informazione sui temi ambientali, o chissà, semplicemente mostrare arte che con l’ambiente ha legami particolari, richiamando l’attenzione sulla necessità della tutela della natura e della nostra stessa umanità.

L’arte, dunque, riesce ad andare nel profondo, a entrare nelle situazioni a raccontare quello che le parole non sempre riescono a fare. È una mostra di racconti e di atmosfere, di rimandi e di storie in cui lo sguardo è puntato sull’universo vegetale. Alla genesi dell’arte troviamo un legame profondo tra uomo e natura. Questo legame, all’inizio, si esprime attraverso un segno elementare, il graffito, che risponde a un’esigenza di carattere prodigioso, religioso, è una sintesi di qualcosa che col tempo si evolverà in qualcosa di più complesso, l’immagine.

Artisti arte visiva:

Alessandro Angeletti, Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Francesco Maria Bonifazi, Antonella Bosio, Silvia Castaldo, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Silvano Corno, Alexander Luigi Di Meglio, Valentina Lo Faro, Luciano Lombardi, Pietro Mancini, Lucia Nicolai, Giorgio Ortona, Leonardo Pappone, Enrico Porcaro, Fabio Romoli, Loredana Salzano, Stefania Scala, Andrea Sterpa, Carlo Tirelli, Anna Tonelli, Flora Torrisi.

Artisti: Performance – Video – Poesia

  • Performance degli artisti&innocenti + Itineranze-  E’ naturale  – Distinte da scampanellii alcune azioni si susseguono intorno al tema della mostra.  Gli artisti§innocenti le inanellano sotto il titolo di “è naturale…”, dove il naturale appare un’ovvietà svassoiata da un’umanità rapace, ormai coscientemente colpevole. Eppure il vento soffia ancora, si cantava. Oggi neanche la potenza degli uragani o i ghiacciai liquefatti fanno invertire la rotta. I sette nani, le sette sorelle, le moltitudini incoscienti continuano a fischiettar erodendo risorse in estinzione.Nulla si apprende. [in alto i calici, brindisi]
  • PerformanceSnaturArsicon Lara Ferrara e Alessandro Fiorucci. Snaturarsi è stravolgere profondamente i caratteri naturali di un essere o di un luogo, un’ambizione sfrenata eccessiva, pregna di avidità e di dominio. L’egoismo che ci snatura facendoci perdere le memorie della nostra vera natura.
  • I suoni luminosi di una giornata preistorica Lettura scenica di Letizia Leone
  • Visione di un frammento#1  Γολγοϑᾶ  – Regia video e interpretazione di Lara Ferrara – Testo, Voce e montaggio video di Marco Degli Agosti (Ed   Warner) Golgota di – Un viaggio nel surrealismo visionario, dove in  un’immersione emotiva sarà liberata dalla psiche nel supplizio uomo/natura.

Le riprese esterne sono state girate con luce naturale, lungo il percorso  geologico ed il percorso dello “Spirito del Bosco”, Terz’Alpe, Canzo (Co).

  • Virgo I piedi freddi delle donne  di  Massimo Ivan Falsetta  Durata 27’:00

Cortometraggio diretto daMassimo Ivan Falsetta, con  Roberto Herlitzka e Anna Falchi. Futuro. Pianeta Terra. Un anziano signore (Roberto Herlitzka)  riceve un pacco dal Governo Globale, all’interno troverà un  affascinante ologramma (Anna Falchi)  che lo accompagnerà nel suo ultimo giorno di vita. Assisteremo alla sua triste festa di compleanno attendendo l’arrivo della figlia Margot.

Cast & Crew: Roberto Herlitzka, Anna Falchi, Costantino Comito, Susy Stefanizzi, Joe  Filippi, Giulia Iannaccone, Chona Bacaoco, Ilaria Gallotti, Antonio Palombi, Daysi Mendoza Drake, Jordan Trey, Naomi Momsen.

  • One un film di Alessandro Fiorucci e Serena Valletta. Prodotto da Giuseppe Morucci

Con Alessandro Fiorucci e Luca Santu. Questo film ha ricevuto 12 ufficiali selezioni nel mondo  e vinto il premio come miglior film sperimentale al Global film Festival di Las Vegas (2019) due semi finali al Dumbo film festival (NY) e al Cefalù film festival è attualmente abbiamo ricevuto sei nomination in Spagna Barcellona

  • Fall out  di Marcantonio Lunardi Durata: 4’

Il tentativo da parte dell’uomo di controllare la natura in tutti i sui aspetti è noto. La nostra specie è passata dal contenere e deviare i corsi dei fiumi a cercare di controllare i processi naturali per rendere più agevoli intere aree del nostro pianeta. […] Qualsiasi evento naturale può innescare una reazione a catena come nel caso di Fukushima. Una situazione controllata è smentita dalle fiamme del reattore che arrivano al cielo, diffondendo nell’aria un fall-out radioattivo che mette in crisi tutte le nostre “sicurezze”. Il problema è che per “sicurezze” si finisce per intendere il cibo per sopravvivere nei rifugi ma anche una socialità innaturale che vede le famiglie, i cosiddetti “mattoni” della collettività, come pezzi di un artificioso puzzle umano. La voce femminile che accompagna il filmato è quella di una speaker del 1960 che, nel film “civil defense family fallout shelters”, fornisce al pubblico americano le indicazioni per proteggersi dalla ricaduta radioattiva nel caso di una guerra nucleare con la Russia.

  • The Cage di Marcantonio Lunardi Durata: 6’

Il percorso introspettivo di The cage mira alla ricerca di quei vincoli che costringono la vita della persone entro limiti che possono solo sfociare nella negazione degli altri. E per una paradossale e grottesca conseguenza portano fino alla negazione di sé.

L’evento sarà realizzato nel rispetto delle normative Covid19

Com. Stam.

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