Musica

Intervista al cantante abruzzese “Spera”

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BIO: Spera è un cantante abruzzese hip hop/rap che inizia la sua avventura nel gruppo rap Alte Frequenze composto da Antonio Spera (in arte Ghost), Silvio Martorelli (in arte Stanny) e Andrea Paoluzi (in arte Jolly Joker).

Negli anni pubblicano due mixtape, singoli, collaborazioni, album solisti, e organizzano una serie di contest, battle freesyle e live nella Marsica, riscuotendo un buon successo.
Con il tempo la cerchia di conoscenze del gruppo cresce e da qui, collaborando con Jamrock Records (etichetta indipendente aquilana), aprono live come Welcome To The Jungle a L’Aquila con Danno dei Colli Der Fomento e suonano come artisti di spicco nella zona al concerto di Gué Pequeno tenutosi ad Avezzano.
Nel 2020 il gruppo Alte Frequenze si scioglie ed ora Spera, a lavoro con i produttori Luciano Lamanna e Samuele Ravenna, punta ad un nuovo progetto creando un’immagine del tutto nuova. Il nuovo disco ha delle sonorità diverse, che si discostano dal rap classico anni ’90, ma è ispirato alla musica elettronica come la trap, mischiata alle sonorità grunge e alternative rock di gruppi come i Nirvana e Oliver Tree, e anche artisti pop italiani e indie.

Cobain è stata scritta in un momento di transizione musicale per me avvenuto dopo un anno in cui non scrivevo più e ho cercato di fare un passo indietro.

È così che Spera ci racconta la genesi di Cobain, il suo nuovo singolo, primo capitolo di un progetto che porterà l’artista a creare un’immagine tutta nuova per lui. Spera è un cantante abruzzese hip hop/rap che comincia la sua carriera musicale nel gruppo Alte Frequenze, ma in seguito al suo scioglimento viene affiancato dai produttori Luciano Lamanna e Samuele Ravenna nella ricerca di un nuovo sound capace di conciliare le sonorità tipiche dell’elettronica e del pop e quelle del grunge e alt-rock di gruppi come i Nirvana e Oliver Tree.

Partiamo con una domanda generica: cosa fa spera quando non è impegnato con la musica?

Mi piace impegnarmi nell’organizzazione di eventi nel mondo della musica e non, da poco abbiamo deciso con i miei compagni di fondare un’associazione per il sociale e speriamo di poter ripartire presto. Ho anche altri Hobby come lo sport o il cross in moto.

Ci hai detto che Cobain rappresenta il primo capitolo di un progetto di svolta per te. Quali sono i cambiamenti rispetto ai tuoi progetti precedenti?

Rappresenta un cambiamento perché sono riuscito a trovare la mia giusta linea musicale da seguire maturando come artista. Sono sempre stato appassionato di tutta la musica Rock con i suoi sottogeneri ed ho sempre scritto canzoni Rap tendenti al Pop, solo adesso sono riuscito ad unire nella mia musica questi due mondi che mi hanno formato. Un altro aspetto importante è il fatto di aver presentato il mio progetto con un’etichetta e un ufficio stampa non da indipendente come tutti i miei vecchi progetti.

Parliamo di concerti: qual è il più bel ricordo che hai di un tuo live?

È stato in una serata di fine anno scolastico dove sono stato chiamato come ospite, ero particolarmente preoccupato quella sera e non mi aspettavo troppa gente sotto il palco invece appena salito ho ricevuto molto calore dal pubblico. Erano in tanti sotto il palco, tutti molto vicini e hanno cantato con me tutte le canzoni. Fu inaspettato e fu una delle volte in cui mi sono divertito di più grazie al pubblico.

Qual è invece la tua più grande aspirazione come artista?

La mia più grande aspirazione come artista è quello di portare un suono originale che si distingua e che possa essere come riferimento per coloro che verranno dopo.

Convinci i lettori ad ascoltare Cobain con una sola frase.

È una canzone tra il Grunge e il Rap.

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