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“Sta meglio la 50enne colpita da arresto cardiaco ad Appiano Gentile (CO) e soccorsa da 2 Carabinieri Forestali”

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Como. Sta meglio la cinquantenne colpita da un arresto cardiaco soccorsa da 2 Carabinieri Forestali lunedì scorso 15 febbraio ad Appiano Gentile (Co).

La donna intorno alle ore 12:00 era caduta esanime all’interno del suo ufficio, i suoi colleghi hanno allertato subito i soccorsi e cercato aiuto nella piazza centrale di Appiano Gentile dove ha sede la Stazione Carabinieri Forestali. E’ stato il Vice Brigadiere Salvatore D’Angelo che alla richiesta d’aiuto dei colleghi della donna, ha velocemente recuperato il defibrillatore sito in Piazza Libertà vicino alla sede del Comune e lo ha portato ai colleghi della donna che stavano tentando di tenerla in vita. Poiché il defibrillatore semiautomatico non si attivava, il V. Brig. D’Angelo, ha avvisato per telefono il Comandante di Stazione Mar. Ord. Alessandro Pronestì che si trovava dentro gli uffici della Stazione a brevissima distanza, e che ha un passato da operatore sanitario nell’Esercito. Quest’ultimo sopraggiungeva in pochi secondi e avviava le operazioni di rianimazione, praticando il massaggio cardiaco nella maniera corretta, consentendo così l’attivazione del defibrillatore. Il Mar. Ord. Pronestì ha eseguito le manovre di mantenimento in vita per oltre 15 minuti, fino a quando i sanitari giunti con l’elisoccorso si sono calati, con il supporto da terra del V. Brig. D’Angelo, tramite verricello nella piazza di Appiano Gentile e hanno stabilizzato la donna somministrandole ossigeno e medicinali.

“Quando sono intervenuto la donna era senza battito e aveva smesso di respirare, quando dopo 2 minuti di massaggio cardiaco la donna ha dato un colpo di tosse ho capito che le cose stavano andando per il verso giusto, al secondo ciclo di massaggio si è attivato il defibrillatore e ho potuto dare la prima scarica elettrica”.  Quando il personale sanitario ha preso in carico la donna, con l’aiuto dei medicinali e dell’ossigeno, la stessa ha iniziato a respirare quasi autonomamente. “Ho capito l’importanza di aver effettuato certi corsi come il BLSD che possono rivelarsi utili magari una sola volta nella vita, ma quella volta può essere fondamentale… 4 anni fa per fortuna ero stato formato all’utilizzo del defibrillatore. Vedere una persona passare dall’assenza di segni vitali a respirare da sola è una sensazione stupenda”.

La donna ha lasciato il reparto di rianimazione e i suoi colleghi hanno potuto vederla in videochiamata. Grazie alle manovre eseguite che l’anno tenuta in vita non risulta aver riportato danni permanenti.

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