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Palermo Fondo Luparello sotto Baida

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Il Comune avvia ricorso contro modifica delle destinazioni urbanistiche da parte del Commissario Ad Acta

L’assessore Giusto Catania, d’intesa con il sindaco Leoluca Orlando, ha dato mandato alla Avvocatura Comunale, affinché venga fatto ricorso contro il provvedimento adottato dal Commissario ad Acta dott. Salvatore Caccamo in sostituzione della Giunta che ha approvato un atto di indirizzo per la modifica delle destinazioni urbanistiche di un’area di circa mq.60.000 confinante con l’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia, parte residua del Fondo Luparello sotto Baida. Il PRG in atto operativo aveva classificato questa zona come Verde Storico/Verde Agricolo, ma i proprietari hanno richiesto che venga trasformata in “zona B1” (zona edificabile) e “zona B4”, ponendo la riperimetrazione di “Parco urbano” al di fuori dei suddetti terreni.
La vicenda si trascina dal 1997 quando i proprietari dell’area hanno presentato delle osservazioni al redigendo PRG, al cui rigetto sono seguiti diversi pronunciamenti della Giustizia Amministrativa e, da ultimo, la nomina di un Commissario ad-acta, incaricato di “valutare” le richieste dei proprietari dell’area.
“Il provvedimento del Commissario – afferma l’assessore – per altro approvato con il parere tecnico contrario degli Uffici competenti, non può che destare gravi preoccupazioni, anche espresse da tantissime associazioni cittadine e da molti residenti nell’area, poiché accoglie tout-court le richieste dei proprietari, senza, a nostro avviso che vi sia stata una adeguata istruttoria e verifica dello stato dei luoghi. Ne è prova, ad esempio, il fatto che non si tiene conto del fatto che l’area è ora oggetto di progetti finanziati con fondi comunitari, come quello della ‘Green way’ ciclabile o il fatto che l’area è interessata dalla presenza del Canale Luparello con le conseguenti implicazioni di ordine idrogeologico”.
Sulla vicenda, si era espresso il Consiglio comunale nel 2018 e nel 2019, giudicando “non accoglibili” le richieste dei proprietari.
“Ritengo – conclude il sindaco – che su una vicenda così delicata e che può avere un impatto pesantissimo su quanto resta di una delle aree verdi della città non si possa non tenere conto della volontà espressa dal Consiglio Comunale, che è l’organo deputato alla pianificazione come espressione degli interessi della collettività”.

Com. Stam.

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