Pescatori sequestrati in Libia. Capone: “Il governo intervenga per riportare a casa i nostri marinai e per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori”
Si sono concluse le manifestazioni dell’UGL a Roma davanti la Farnesina e a Mazara del Vallo volte a chiedere l’immediato rilascio dei pescatori italiani da parte delle autorità libiche. “Il nostro equipaggio è salpato da Marsala in direzione di Mazara del Vallo dove abbiamo incontrato i famigliari dei pescatori rapiti e degli operatori del settore della pesca.
Testimonianze toccanti che ci spingono a rivolgere un accorato appello alle istituzioni affinchè facciano valere tutto il peso e il prestigio internazionale del nostro Paese per riportare quanto prima a casa i nostri pescatori. Non è più tollerabile l’immobilismo del Governo. E’ prioritario mettere al centro dell’agenda politica l’incolumità e la sicurezza dei lavoratori italiani.” Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, presente in Sicilia per porre l’attenzione dell’opinione pubblica sulla vicenda dei pescatori sequestrati in Libia. Contemporaneamente anche a Roma una delegazione UGL ha chiesto la liberazione dei marinai italiani davanti il Ministero degli Esteri alla Farnesina.
Com. Stam.
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