Due terrapiattisti veneti fermati in pieno lockdown mentre cercavano di raggiungere la “fine del mondo” a Lampedusa

Si è conclusa ingloriosamente ad Ustica la vicenda di due terrapiattisti, che dal Veneto avrebbero voluto raggiungere su una barchetta Lampedusa per ammirare la “fine del mondo”.

La vicenda è stata diffusa da La Stampa, ma risalirebbe a qualche mese fa, in pieno lockdown, quando una coppia veneta, convinta seguace della teoria terrapiattista per la quale la Terra sarebbe piatta e non sferica, hanno deciso di fare un viaggio per vedere la “fine del mondo”, che secondo loro si troverebbe a Lampedusa. Così sono partiti dal Veneto in macchina in pieno blocco sanitario causa Covid-19 e, violando tutte le restrizioni, sono arrivati dapprima a Termini Imerese, dove hanno venduto la loro vettura, acquistando col ricavato una barchetta con la quale si sono poi avventurati nel Tirreno, provando a raggiungere le Pelagie via mare, circumnavigando la Sicilia, ma finendo stremati dopo qualche giorno solo ad Ustica, dove la coppia è stata bloccata per avere violato il lockdown e portata in quarantena a Palermo a bordo della loro imbarcazione. La cosa divertente è che tra gli attrezzi di bordo usati dai due è stata trovata anche una bussola, strumento che funziona grazie al magnetismo terrestre, principio che i terrapiattisti dovrebbero rifiutare. Quando si dice la coerenza…

Ciro Cardinale

CS