Napoli. Il protagonista dello “scandalo del sangue infetto” è stato assolto in primo grado dopo 23 anni dall’inizio delle indagini.
Duilio Poggiolini, 89 anni, uno dei più importanti dirigenti del Ministero della sanità negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, accusato di omicidio colposo plurimo per numerose morti causate da trasfusioni di sangue infetto, è stato assolto dal Tribunale di Napoli perché il fatto non sussiste, dopo un procedimento penale che tra stop and go è durato 23 anni. Lo scandalo degli emoderivati infetti fu un caso internazionale che riguardò migliaia di persone malate di emofilia e contagiate dal virus HIV e da quello dell’epatite C a causa delle trasfusioni di plasma infetto. Varie case farmaceutiche furono accusate di avere sottovalutato o nascosto il problema ed in Italia lo scandalo fu legato a Tangentopoli ed interessò Poggiolini, all’epoca dei fatti alto dirigente del Ministero della salute, che venne accusato e condannato per corruzione e concussione, oltre che per omicidio colposo plurimo. E’ rimasta famosa la perquisizione delle forze dell’ordine nella sua villa, dove furono ritrovati numerose opere d’arte di grande valore, lingotti d’oro e monete antiche, nascosti addirittura nell’imbottitura dei divani… Adesso, dopo 23 anni, Poggiolini è stato assolto.
cs