Cronaca

Milano: la Polizia di Stato revoca la licenza al Bar “Evergreen” sito a Legnano (MI), via Pontida n. 1

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La Polizia di Stato, nell’ambito dell’attività di prevenzione e controllo del territorio e di monitoraggio dei locali pubblici mediante i sistematici servizi finalizzati al contrasto dei fenomeni di criminalità, ha revocato la licenza al Bar “Evergreen” sito a Legnano (MI), via Pontida n. 1.

Il Questore di Milano, Marcello Cardona, ha disposto il decreto di revoca della licenza, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., dell’esercizio commerciale Bar “Evergreen” sito a Legnano (MI), via Pontida n. 1 emesso in data 01.02.2019 e notificato dal Commissariato di PS “Legnano” in data 01.02.2019.

L’art. 100 del T.U.L.P.S. prevede che il Questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Gli episodi accaduti nel locale, accertati dagli agenti del Commissariato di P.S. “Legnano”, per la loro gravità, hanno reso necessario il Provvedimento, predisposto dal personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Milano ed il Questore ha disposto la revoca della licenza al fine di evitare la reiterazione dei comportamenti illeciti e violenti da parte dei suoi frequentatori con precedenti penali e di Polizia, i quali possono arrecare danno per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Nello specifico, in data 28.1.2019, intorno alla mezzanotte, gli agenti del Commissariato di P.S. “Legnano” sono intervenuti  su segnalazione della Centrale operativa in relazione ad una rissa tra più cittadini all’esterno del locale; gli operanti hanno richiesto l’ausilio di un altro equipaggio e, giunti sul posto, hanno trovato personale medico che soccorreva quattro persone a terra ferite, tre delle quali sul marciapiede antistante al locale ed una quarta riversa a terra, priva di sensi, sul marciapiede di fronte al bar.

L’esercizio presentava diverse vetrate infrante, e sul pavimento numerosi sassi di varie dimensioni, diversi tavolini e cocci di bottiglie, nonché molte macchie di sostanza ematica. Gli agenti intervenuti si recavano dunque nell’esercizio, dove il marito e il figlio della titolare, gestori di fatto dell’attività, si erano chiusi ed erano entrambi feriti; gli stessi operanti inoltre, durante le fasi dell’intervento, venivano aggrediti verbalmente da diversi individui, in evidente stato di ebbrezza alcoolica, i quali tentavano di accedere all’esercizio allo scopo di aggredire il marito e il figlio della titolare, ritenendoli colpevoli di aver ferito i loro amici; gli agenti hanno accertato che il marito della titolare deteneva una pistola “scacciacani” da utilizzare contro eventuali malintenzionati, così come è emerso dalle dichiarazioni rilasciate da molti appartenenti ai rissanti, i quali affermavano che il marito della titolare aveva prelevato una “pistola” dal cassetto del bancone ed esploso alcuni colpi in aria con l’intento di sedare la rissa.

Sempre durante le fasi dell’intervento, gli agenti hanno notato una persona particolarmente esagitata che continuava a inveire nei confronti del coniuge della titolare del locale, ritenendolo colpevole di avergli sferrato un colpo con una mazza da baseball colpendolo a un braccio; i controlli degli operanti in effetti hanno portato al rinvenimento di una mazza da baseball nelle immediate adiacenze dell’esercizio spaccata in due parti e con evidenti tracce di sostanza ematica.

Al termine delle vicende tutti i partecipanti alla rissa sono stati trasportati e ricoverati presso vicini nosocomi e, in particolare, il gestore veniva ricoverato in  “codice rosso”,  per essere poi dimesso con una prognosi di giorni venti, a causa delle gravi lesioni riportate.

L’esercizio commerciale è già stato destinatario di quattro decreti ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., uno dei quali emesso nel 2011 della durata di trenta giorni e un altro adottato nel 2015 della durata di quindici giorni per gravi episodi di violenza.

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