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Difesa: nasce il primo sindacato militare della storia. Ecco il decreto ministeriale che lo autorizza

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(GRNET.IT) Roma – Era atteso con trepidazione da molte settimane e finalmente il Brigadiere capo dei Carabinieri  Antonio Serpi ha ricevuto il decreto del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che lo autorizza alla costituzione del primo sindacato militare della storia.

E‘ quanto si legge in un articolo pubblicato da GrNet.it, il sito web di notizie su Sicurezza e Difesa.Il sindacato in questione si chiama “Sindacato Italiano Militari Carabinieri” (SIM Carabinieri) e fa parte di un network di sindacati (ognuno indipendente e distinto per ciascuna delle forze armate) che hanno le medesime finalità e scopi. A breve quindi verranno autorizzati – così come ha annunciato il ministro Trenta – il SIM Esercito, SIM Marina, SIM Aeronautica, SIM Guardia Costiera e SIM Guardia di Finanza.«Il sindacato che abbiamo in mente – dichiara l’avv. Giorgio Carta, ex ufficiale dei Carabinieri, tra i fondatori – sarà caratterizzato da un’azione decisa ma responsabile e con il senso delle Istituzioni, le cui azioni saranno tese a migliorare l’efficienza dell’Amministrazione militare, ben consapevole del prevalente interesse pubbico, ma saldo nei principi ed intransigente verso le lesioni dei diritti dei singoli militari. Non vogliamo il sindacalismo estremo, sfascista  e di pura contrapposizione all’Amministrazione, ma uno responsabile e costruttivo di dialogo».Sul tema dei diritti dei militari, ricordiamo che nel 2010 l’avv. Carta e l’ex elicotterista della Marina Giuseppe Paradiso, furono “costretti” a fondare un partito (il Partito Operatori Sicurezza e Difesa – POSD) proprio a causa della divieto di sindacato allora vigente, con lo scopo di far rispettare i diritti civili e politici del personale in uniforme. Curiosamente la legge vietava ai militari la costituzione di liberi sindacati di categoria ma nulla diceva circa la loro adesione a partiti politici. Molti comandi militari sanzionarono i militari iscritti al POSD, ma tutti tribunali amministrativi della penisola sancirono il pieno diritto politico del personale in uniforme ed annullarono tutti i provvedimenti disciplinari.Il Brigadiere Serpi ha dichiarato di aver «vissuto con forte emozione il momento in cui mi è stato notificato il decreto del ministro della Difesa».«Il mio pensiero – ha aggiunto Serpi – va principalmente ai colleghi di tutte le Forze Armate che da tanti anni e con tenacia hanno inseguito questo sogno di dotare il mondo militare di nuovi strumenti di tutela dei diritti e del benessere del personale».Il Brigadiere Serpi ha voluto indirizzare «un caloroso ringraziamento al Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che fin dall’inizio del suo mandato ha manifestato sempre la sua vicinanza con i fatti e non con le parole alla realtà militare recependo la necessità di avviare quel processo innovativo affermato dalla Corte Costituzionale con la storica Sentenza n. 120», non dimenticando il Comandante Generale dei Carabinieri.«Oggi non è un traguardo ma un punto di partenza – ha dichiarato inoltre il Brigadire Serpi – e da domani inizierà l’attuazione al Decreto con la tenacia e caparbietà che ci contraddistingue, un percorso che ci porterà alla strutturazione e alla ramificazione su tutto il territorio nazionale. A tutti coloro che ci sostengono da mesi dico che dobbiamo subito rimboccarci le maniche».Adesso con il “Sindacato Italiano Militari” possiamo dire che comincia davvero “l’era” sindacale militare, così come avviente in molti paesi europei. (GRNET.IT)

Com. Stam.fonte GRNET.IT

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