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Presentazione Calendario della nonviolenza 2019

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Presentazione: Palermo, 22 dicembre 2018, ore 18,00 Libreria Paoline, via Notarbartolo 19 interverranno: Fernanda Di Monte (Giornalista) Valeria Calandra (pres. SOS Mediterranée) Silvia Buzzone (ass. Mamme per la pelle) conclude: Francesco Lo Cascio (Portavoce della Consulta della Pace del Comune di Palermo, vicepres. naz. MIR)

Il 22 giugno 2018 la stampa italiana, riprendendo il quotidiano britannico Guardian, pubblicava un lunghissimo articolo di 56 pagine che lascia a tutt’oggi a dir poco spiazzati. Un elenco interminabile di nomi. Sono le 34.361 vittime del Mediterraneo, le persone morte mentre provavano a raggiungere l’Europa, dal 1993 a quella data. La lista è stata compilata da United for Intercultural Action, un gruppo che raccoglie 550 organizzazioni che lavorano contro il razzismo in 48 paesi del mondo. Una strage senza fine: il numero reale dei rifugiati e migranti morti nel viaggio verso l’Europa è in realtà purtroppo, enormemente superiore. Un elenco di morti infinito, ogni giorno destinato ad aumentare. Tanti sono i corpi a cui non è stato dato un nome. Uomini, donne e bambini che non avranno mai un volto. Ha osservato padre Tonio Dell’Olio «soltanto a chi ha il cuore intrappolato dall’indifferenza assoluta e ha smarrito ogni briciola di sentimento umano, non riesce a fare impressione quella lista interminabile di nomi e provenienze. Se si potesse leggere nelle piazze e nelle chiese, nei teatri e nei centri commerciali forse strapperemmo quei volti e quelle storie all’ingiuria della statistica arida e li restituiremmo alla dignità cui hanno diritto. Forse cadrebbero anche tante squame fatte di retorica, ideologia e di disprezzo inaudito. Forse tireremmo almeno per un poco il capo fuori dall’apnea di disumanità in cui sembriamo annegare come per un tragico destino»

Ecco perché si intitola #Persone il Calendario della Nonviolenza 2019, giunto ormai alla sua quinta edizione, che il MIR Palermo ha voluto dedicare ad alcuni volti che si nascondono dietro quel numero – una lente d’ingrandimento che ci consente di leggere delle storie finite male dietro quell’elenco – e ad altri che, invece, ce l’hanno fatta e che per certi versi, oggi, rischiano di vedere ribaltato il proprio equilibrio a causa dell’onda xenofoba che sta attraversando l’Europa. Sono testimonianze di grande coraggio e di determinazione davanti alle quali tacere. Il nostro calendario, corredato dagli intensi disegni di Tiziana Crivello, storica dell’arte e artista sensibile, è rivolto soprattutto alle giovani generazioni, racconta favole moderne tristi e a lieto fine che ci faranno riflettere. Sono i giovani la nuova umanità e a loro dobbiamo parlare

#personenonnumeri

Il MIR esprime piena solidarietà alle associazioni SOS Mediterranée e Medici Senza Frontiere che, attraverso la nave Aquarius, hanno effettuato operazioni di SAR nel Mediterraneo. Gli ultimi due anni, appesantiti da indagini giudiziarie infamanti e mai confermate, da ostacoli burocratici e dalla chiusura dei porti alle navi di soccorso, hanno di fatto bloccato l’azione umanitaria in mare, scoraggiando tutti i tipi di imbarcazione dal soccorrere i barconi in difficoltà. L’unico crimine che vediamo oggi nel Mediterraneo è lo smantellamento totale del sistema di ricerca e soccorso, con persone che continuano a partire, senza più navi pronte a salvare le loro vite; mentre chi sopravvive, viene riportato all’incubo della detenzione in Libia, senza alcuna considerazione del diritto internazionale marittimo e dei rifugiati. Auspichiamo presto il ritorno in mare di SOS Mediterranée, come recentemente annunciato dalla sede francese.

Ripartire dall’accoglienza e dall’inclusione sociale diventa allora la principale emergenza oggi, ecco perché quest’anno parte dei proventi derivati dalle offerte donate per questo calendario andranno a Mamme per la pelle, un’associazione di mamme adottive di bambini arrivati sulle nostre coste senza genitori naturali perché morti nella traversata dal Nordafrica, o arrivati in Italia grazie all’adozione internazionale, altri ancora sono figli naturali di coppie miste. L’associazione cerca di mettere insieme chi ha la stessa storia per potersi riconoscere, per affrontare problematiche comuni trovando soluzioni perché questi bambini crescano in un Paese che li accolga e non li discrimini. Per info: mammeperlapelle@gmil.com.

Com. Stam.

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