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Prefettura: Provvedimenti interdittivi a carico di tre ditte

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Il Prefetto di Palermo ha adottato provvedimenti interdittivi ai sensi del codice unico antimafia a carico di tre ditte aventi sede in questa provincia, in relazione a circostanze e fatti emersi nell’ambito del provvedimento giudiziario di fermo, emesso dalla Procura della Repubblica – DDA di Palermo nei confronti di 49 indiziati di gravi delitti, tra cui Settimo MINEO, ritenuto capo del mandamento di Pagliarelli con attribuzione della leadership in seno alla ricostituita commissione provinciale di cosa nostra.
Si tratta di :
1. MINEO Gioielli, avente sede a Palermo, Corso Tukory n.182/A, intestata al nipote di MINEO Settimo, concernente il commercio al dettaglio di articoli da regalo, orologeria, ecc. Il provvedimento è stato adottato ai dell’art.89 bis del Codice antimafia perché l’attività è soggetta a condizionabilità mafiosa, in quanto il provvedimento giudiziario di fermo indica “la gioielleria MINEO sita in Corso Tukory base operativa del reggente mafioso del mandamento di Pagliarelli MINEO Settimo”, e luogo di frequenti incontri tra gli indagati i delitto associativo mafioso.
Il provvedimento interdittivo è comunicato al Comune di Palermo ed alla Camera di Commercio.
2 SICILIA CONGLOMERATI s.r.l., già destinataria di provvedimento interdittivo poi annullato dal TAR, adottato nel 2017 ai sensi degli art.84 e 91 del Codice Antimafia (richiesta di informazioni antimafia da parte di stazione appaltante) per accertati contatti dell’impresa familiare del padre con ambienti della criminalità mafiosa, e ritrovata menzionata nel provvedimento di fermo come impresa la cui fornitura di cemento sarebbe stata imposta ad un imprenditore operante a Villabate da indagati per delitto associativo mafioso insieme al presunto capo della ricostituenda cupola di cosa nostra, con l’aggravante di avere commesso il fatto con le modalità e al fine di agevolare l’associazione mafiosa denominata cosa nostra.
Il Provvedimento è comunicato ad ANAS SpA, al Comune di Palermo ed alla Camera di Commercio.
3. COSTRUZIONI STRADALI INFRASTRUTTURE s.r.l., di cui è socio unico ed amministratore il titolare della SICILIA CONGLOMERATI. Il provvedimento è stato emesso ai sensi degli art.84, 89 bis e 91 del Codice antimafia ( comunicazioni e informazioni interdittive) con contestuale preavviso di diniego della richiesta di iscrizione nell’elenco degli esecutori – White List della Prefettura di Palermo.
Il provvedimento è comunicato all’ANAS, all’A.V.C.P., all’Agenzia delle Entrate di Cagliari, all’Università degli Studi di Catania ed alla Camera di Commercio.

Com.Stam.

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