Figuccia (FI): “Basta tentennamenti e ipocrisia. Dopo la tragedia di Cefalù e dell’aggressione da parte del cinghiale
Visto il silenzio assordante delle istituzioni, che per inciso, avrebbero potuto prevenire in questi anni il degenerare della situazione, dopo qualche giorno di raccolta dati, organizzerò un sit-in mercoledì mattina davanti all’Assessorato agricoltura e foreste di v.le Regione Siciliana, 2771, Palermo.
In quell’occasione presenterò al Governo un’interrogazione per sapere come gli organi preposti intendono affrontare con massima urgenza il fenomeno.
Quante tragedie ancora devono consumarsi prima che chi ha il potere per farlo possa intervenire?
La notizia del cinghiale nel territorio delle Madonie, ha provocato un tam-tam telefonico in tutta la Sicilia.
E’ successo quello che i residenti lamentavano da tempo in vari incontri e riunioni.
I cittadini ora sono scossi ed esasperati e mi rappresentano la voglia di reagire e denunciare.
Credo che oltre alle possibili e giustificate denunce contro la Regione, potrebbe giungere anche qualche formale diffida, per dire che se non si interviene il Governo sarà ritenuto responsabile di futuri danni a persone e cose.
Ritengo anche che ci sia la necessità di coinvolgere i sindaci quali responsabili locali della salute pubblica, perché assumano posizioni ancora più incisive capaci di stimolare iniziative urgenti da parte dei gestori dell’area protetta del Parco. C’è una gestione delle aree protette che non consente un’azione decisa finalizzata ad un’adeguata soluzione del problema.
Su questi temi bisogna intervenire con la massima urgenza, avviando tutti gli strumenti normativi, regolamentari e procedurali.
Bisogna mirare al giusto equilibrio tra tutela e conservazione delle specie animali e salvaguardia della salute dei cittadini.
Serve creare una regolamentazione della numerosità della specie.
In vero gli animalisti non dovrebbero parlare senza conoscere il fenomeno e senza aver prima valutato l’impatto con l’ambiente.
La regolamentazione naturale della specie, nasce dal rapporto tra preda e predatore. Oggi nelle zona delle Madonie, non ci sono più equilibri naturali all’interno dell’ecosistema faunistico, quindi bisogna prevedere l’abbattimento controllato per ristabilire quel giusto rapporto totalmente alterato. Non bisogna avere timore di affermare queste cose con chiarezza e dirle in faccia senza ipocrisia.
Con questa idea si è costituito e riunito oggi a Isnello il “Comitato per la gestione consapevole delle specie faunistiche del territorio madonita.”
Così l’On. Vincenzo Figuccia Vice Capogruppo di Forza Italia All’ARS
Com Sta.