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Emergenza abitativa, Figuccia ammonisce: “no ai privilegi per i Rom”

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Palermo: “Sono trascorse solo poche settimane dall’ approvazione della finanziaria all’Ars durante la quale abbiamo raggiunto risultati importanti sulla gestione delle problematiche annesse all’abitare sociale e all’emergenza abitativa -a dirlo e Vincenzo Figuccia deputato all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia prosegue –

Problemi che affliggono non soltanto la città di Palermo ma l’intera regione quasi che essa sia irreversibilmente imbrattata dal sangue di una piaga a più tentacoli: abusivismo, povertà cronica ed emergenza abitativa. Sembra ieri quando ci accingevamo ad affrontare il tema in seno al Parlamento Siciliano ed io, dopo aver incontrato la morte del giovane Amor per il freddo rigido di gennaio, decisi di stare al fianco di fratel Biagio nel suo giaciglio delle Poste Centrali di via Roma. Lì, nel silenzio disarmante della preghiera e nella protesta pacifica di evocazione gandhiana, abbiamo esorcizzato l’indifferenza, richiamando l’attenzione proprio sulla questione dell’emergenza abitativa e dei troppi senzatetto che vivono nella nostra città. Parliamo di palermitani che ormai privi di ogni speranza hanno fatto degli abitacoli delle loro auto delle casupole fatiscenti. Con loro i figli, che potete ben capire, sono costretti a vivere in condizioni igienico sanitarie pessime. In questa cornice, i despoti dell’accoglienza continuano a fare orecchie da mercante pur di lucrare il consenso delle migliaia di Onlus e Ong che volentieri speculano sui flussi migratori. Il parlamentare regionale entra poi in merito al dibattito che sta coinvolgendo non soltanto la cittadinanza palermitana ma anche il mondo istituzionale dopo la scelta del sindaco Leoluca Orlando e della sua giunta, di assegnare alle famiglie Rom prima stanziatesi al campo nomadi della Favorita, alcune strutture residenziali nel quartiere Pagliarelli .

“I beni confiscati non possano essere assegnati ai componenti della comunità dei nomadi di Palermo – dice.

Si tratterebbe di un’assegnazione in contrasto con le vigenti disposizioni di legge e con il ‘Regolamento comunale’ relativo alla gestione di questi immobili.

L’obbligo dell’amministrazione comunale è quindi quello di assegnare all’emergenza abitativa tutti gli immobili confiscati alla mafia utilizzabili per fini residenziali. Con riferimento alla comunità Rom, l’obbligo, che nasce anche da direttive europee, è quello di organizzare campi attrezzati, muniti di adeguati servizi, presso i quali possano risiedere i nomadi, nel rispetto delle propria tradizioni culturali. Non si faccia del razzismo come nell’antimafia dove tanti personaggi hanno strumentalizzato un tema solo per carriere e interessi personali. I problemi vanno affrontati in una logica d’insieme e non con facili trovate che generano malcontento tra la popolazione”.

Com. Stam.

 

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