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Aziende controllate, Ferrandelli: “non ci interessano i nomi ma le soluzioni. Sui bilanci incombe commissariamento e ko su personale”

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Palermo, 17 luglio – “stamane in consiglio ho chiesto il conto circa lo sforamento dei tempi previsti dalla legge per l’approvazione del consuntivo 2017, del previsionale 2018 e del nuovo consolidato. Strumenti necessari ad allineare i 42mln al 2016. La Regione siciliana ha già preavvisato, con la circolare n.11, il commissariamento”.

A lanciare l’allarme è Fabrizio Ferrandelli, capo dell’opposizione a Palazzo delle Aquile che descrive una situazione disastrosa. “Non ci interessano né i nomi né tantomeno le tessere di partito, passate e attuali, di chi presiederà le aziende controllate – aggiunge Ferrandelli –  anche questo bluff è stato svelato! Vogliamo conoscere le soluzioni circa le partite debiti/crediti e i progetti per risolvere le criticità delle aziende.Cosa si farà per allineare i circa 8 mln mancanti nel 2018 alla Rap? È forse previsto un ennesimo aumento della Tari? E cosa verrà fatto per i 45 milioni di Amat? Quali le soluzioni proposte? – chiede il leader dei Coraggiosi.Su questo saremo feroci, non faremo sconti e non molleremo la presa neanche sul rinnovo dei contratti di servizio”. “Riteniamo che in ottemperanza alla legge – continua Cesare Mattaliano, capogruppo de I Coraggiosi al Comune – i tempi non siano congrui per tutelare il personale comunale la cui procedura di messa in sicurezza prevede la votazione dei tre strumenti finanziari. È urgente pertanto un confronto in aula con il sindaco e un imminente incontro con il ministro del Lavoro per chiedere una proroga al 2019 – precisa – perché altrimenti sarebbero spacciati”.

Com. Stam. Ric. Pubbl.

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