“Giornata Mondiale del Rifugiato”. Le dichiarazioni di Paola Crestani, Presidente di CIAI

Oltre 68 milioni di persone in fuga nel mondo, di cui 25 milioni sono rifugiati e di questi il 53% sono under 18, fuggiti da soli o separati dalle famiglie. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato che si celebra il 20 giugno e alla luce del particolare momento storico-politico che stiamo attraversando, noi di CIAI riteniamo l’accoglienza di ogni bambino e ragazzo solo un valore fondamentale e ribadiamo il nostro impegno per costruire un mondo aperto, solidale, in cui ciascuno si possa sentire accolto e nessun bambino si senta più solo.

A chi vuole costruire muri o pattugliare il mare per rimandare indietro i barconi, noi rispondiamo con l’accoglienza di chi sa creare legami. Vogliamo incidere positivamente sull’opinione pubblica e contribuire a fare chiarezza sulle ragioni di fenomeni migratori su cui si sta speculando attraverso una comunicazione incentrata sulla paura. Crediamo e lavoriamo invece per un modello di inclusione sociale possibile, positivo per tutti, anche per le nostre società.

Da cinquant’anni accogliamo in Italia, nelle nostre famiglie, bambini soli provenienti da altri Paesi o li sosteniamo e li aiutiamo nei Paesi in cui vivono, sia in Italia sia all’estero. Da tempo ci occupiamo di accogliere e dare opportunità di futuro a bambini e ragazzi soli che arrivano in Italia. Lo facciamo sempre senza alcuna distinzione, qualsiasi sia la provenienza, il colore della pelle, la religione, le condizioni di salute.

Un esempio concreto è il progetto Ragazzi Harraga avviato di recente da CIAI a Palermo a favore dell’inclusione sociale di 400 minori migranti arrivati soli in Italia e occupati in periodi di tirocinio lavorativo presso aziende locali. E proprio in concomitanza con la ricorrenza mondiale del 20 giugno abbiamo lanciato la campagna social #iostoconharraga.

Questa la dichiarazione di Paola Crestani, presidente di CIAI – Centro Italiano Aiuti all’Infanzia.

Com. Stam.