Cronaca

la Polizia scopre una discarica di rifiuti speciali e pericolosi. Denunciate due persone

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Palermo: la Polizia di Stato, nell’ambito dell’iniziativa nazionale contro i furti di metallo “Action Day”, scopre una discarica di rifiuti speciali e pericolosi. denunciate due persone.

Nei giorni scorsi si è svolto l’”Action day” contro i furti di metallo, durante il quale le Forze di Polizia e personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno operato sinergicamente, grazie anche al coordinamento, a livello locale, delle Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza, per contrastare in maniera strutturata questo fenomeno criminale.

L’iniziativa, organizzata e coordinata, a livello nazionale, dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, è stata svolta, contestualmente, in Italia e in altri 11 Paesi dell’Unione Europea (Belgio, Bulgaria, Cipro, Francia, Germania, Grecia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Regno Unito).

L’attività operativa è un chiaro monito per i criminali dediti al furto di metallo, in particolare del rame, e per alcuni operatori del settore che si imbattono, talvolta incautamente, in acquisti di metalli di dubbia provenienza.

L’operazione è stata proposta dall’Italia nell’ambito della Piattaforma multidisciplinare europea contro le minacce criminali e ha visto il coinvolgimento dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) e dell’Agenzia dell’Unione europea per la formazione delle autorità di contrasto (Cepol).

Alla task force ha  preso parte anche la Polizia di Stato di Palermo che ha effettuato controlli in tutta la provincia presso i commercianti di rottami e le linee ferroviarie. Proprio durante una verifica presso un’azienda sita in contrada Vignazza, nel Comune di Cerda, gli agenti della Polizia Ferroviaria e del Commissariato di P.S. di Termini Imerese, unitamente a personale del Corpo di Polizia Provinciale e della Polizia Municipale di Cerda, si sono imbattuti in una discarica di rifiuti speciali e pericolosi. Nella ditta, infatti, gestita da padre e figlio, su un’area di circa 5000 mq, è stato appurato che veniva esercitata un’illecita attività di gestione di rifiuti consistenti per lo più in motori di auto, pneumatici ed altre parti di veicoli. Il materiale era stoccato in immobili e capannoni abusivi e su una vasta parte di terreno nudo, senza alcun rispetto delle normative ambientali. Inoltre, i due uomini, I.P.E e I.G., esercitavano anche un’attività di rivendita di autovetture multimarche, anch’essa senza alcun tipo di autorizzazione. La Polizia Ferroviaria ha quindi contestato ai due il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, denunciandoli in stato di libertà. Inoltre, vista la gravità dei fatti, l’intera area è stata sequestrata per scongiurare che il reato ambientale potesse portare ad ulteriori conseguenze ed è stata riaffidata in custodia giudiziale allo stesso proprietario.

Per maggiori approfondimenti sul fenomeno dei furti di rame in Italia e sull’attività dell’Osservatorio nazionale Furti di Rame, istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si rinvia al seguente link:

http://www.interno.gov.it/it/ministero/osservatori/osservatorio-nazionale-sui-furti-rame.

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