Palermo: Una vicenda quella della Polizia Municipale, per cui ormai da tempo noi lavoratori insieme alle organizzazioni sindacali, stiamo lottando per ottenere i riconoscimenti di cui siamo stati ingiustamente privati. Ad affermarlo Daniele Galici, dirigente e rappresentante sindacale Ugl, che prosegue:” è una battaglia che abbiamo iniziato non solo per chiedere ciò che di fatto non ci è stato ingiustamente riconosciuto da un punto di vista economico, ma anche per rivendicare una dignità umana e professionale che va oltre ogni remunerazione. Abbiamo avviato in questi mesi diversi tavoli istituzionali presso le commissioni competenti del Comune di Palermo, anche attraverso le istituzioni ed i rappresentanti politici che hanno voluto essere al nostro fianco. Uno strumento cardine per fare chiarezza su questa annosa questione, che oggi rischia di vedere soccombere per svariati milioni di euro la macchina amministrativa comunale. Per quanto riguarda il Comune abbiamo da subito riscontrato evidenti contraddizioni fornite dai vertici auditi, ma grazie all’intervento di Vincenzo Figuccia, deputato regionale da sempre attento alle esigenze dei lavoratori, abbiamo avuto modo di interfacciarsi anche con la Regione, per capire se ad esempio l’assessore agli enti locali Bernardette Grasso, avesse posto in essere, come previsto dalla norma, tutte le funzioni di vigilanza e controllo necessarie ad evitare inconvenienti lesivi all’attività degli agenti della Municipale e se si fosse presa visione delle schede di rivelazione. Anche in questo caso-continua Galici-sono emerse molte anomalie, alla luce delle quali, siamo convinti che presto arriveranno delle risposte concrete per i lavoratori.”
Com. Stam.
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