“Il tentativo di rivolta al carcere minorile è il risultato di una gestione fallimentare”.
Lo dichiarano il segretario nazionale dell’Ugl Funzione Pubblica, Paola Saraceni, e il segretario nazionale dell’Ugl Polizia penitenziaria, Alessandro De Pasquale, commentando il recente tentativo di rivolta nel carcere minorile di Palermo.
“L’istituto Malaspina è, sulla carta, un centro di recupero giovanile con un lodevole progetto di riabilitazione sociale, ma la presenza di detenuti maggiorenni con minori è fonte di difficoltà, destinate a sfociare in disordini, come accaduto”.
Per Saraceni “l’atteggiamento del ninistero della Giustizia è ‘tragicomico’ visto che, da un lato, chiede agli operatori penitenziari di gestire questi eventi critici, rischiosi per la loro vita e, dall’altro lato, invece, procede alla decurtazione delle indennità di rischio in nome del contenimento della spesa pubblica”.
Secondo De Pasquale “il governo non valorizza il ruolo delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria, costretti a lavorare nelle carceri in condizioni disumane e a subire anche le conseguenze negative di un progetto di riordino delle carriere che, addirittura, retribuisce
allo stesso modo funzioni diverse, svilendo il giusto riconoscimento della progressione delle carriere”.
Com. Stam.Ric.Pubbl.
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