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Aveva ridotto in fin di vita un buttafuori di un noto locale: La Polizia esegue una ordinanza di aggravamento di misura cautelare

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Palermo: di Stato La Polizia esegue una ordinanza di aggravamento di misura cautelare per uno dei giovani che  qualche mese fa’ aveva ridotto in fin di vita un buttafuori di un noto locale del centro storico cittadino

Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato, segnatamente personale della Squadra Mobile diretta da Rodolfo Ruperti, ha eseguito un’ ordinanza di aggravamento di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, nei confronti del palermitano DI MICHELE Nicolò, cl.90, del quartiere Zisa, che passa dal regime degli arresti domiciliari alla custodia cautelare in carcere.

    L’aggravamento della misura è stata disposta, poiché, nel corso di alcuni controlli      effettuati dai poliziotti, è stata riscontrata la violazione delle prescrizioni  da parte del Di Michele.

Nello specifico, il Di Michele, in una occasione, è stato trovato in compagnia di pregiudicati; mentre in un’altra occasione è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente.

Di Michele  si trovava agli arresti domiciliari per un fatto di cronaca risalente a qualche mese fa.

I fatti risalgono alla notte dello scorso 21 febbraio: un gruppo di giovani, tra cui proprio Di Michele Nicolò, chiede con insistenza all’addetto alla sicurezza all’interno del locale di accedere all’area riservata, il cosiddetto “privè”, pur senza averne titolo; al rifiuto del buttafuori, inizialmente si allontanano, per poi tornare a notte fonda, armati di bastoni, mettendo in atto un vero e proprio raid punitivo, che riduce la vittima in fin di vita: violenti calci e pugni alla testa ed al corpo e feroci colpi di bastone all’indirizzo del giovane, colpevole solo di avere adempiuto al proprio dovere.

Incessanti le indagini della Mobile per risalire agli autori del grave episodio. Attraverso complesse attività investigative, corroborate dalle acquisizioni delle immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza della zona e dalla profonda conoscenza degli ambienti criminali locali, gli agenti erano riusciti a risalire all’identità degli aggressori.

Di Michele è attualmente recluso presso la locale Casa Circondariale ‘Pagliarelli’.

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