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18 DICEMBRE – GIORNATA INTERNAZIONALE DEI MIGRANTI

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Nello stesso periodo è stata rilevata una diminuzione degli arrivi attraverso le rotte del Mediterraneo orientale (-9 %, 25.400 persone accolte) e attraverso i confini orientali (-9%, 3.800) rispetto allo stesso periodo del 2022.

Sono però aumentati del 31% i decessi in mare: nel periodo gennaio-settembre 2023 sono stati segnalati 2.418 morti o dispersi sulle tre rotte del Mediterraneo, rispetto alle 1.841 vittime nello stesso periodo del 2022. Le migrazioni, la mobilità anche forzata delle persone, non finirà mai, ma è da annoverare tra il fenomeno sempre più ampio, diffuso e frequente del futuro. Non c’è opinione politica o pregiudizio ideologico che tenga; non è più una crisi, nè un fenomeno ingestibile (ce lo dicono i numeri) di certo è irreversibile ma richiede uno sforzo culturale, una comprensione ampia ed un approccio multidimensionale della sua gestione che porterebbe benefici sociali, economici, demografici e politici per chi accoglie e chi arriva. molti giovani italiani, anche in tempi recenti e correntemente, sono costretti a cambiare città o a trasferirsi all’estero definitivamente, non solo per un periodo di apprendistato / studio.
Tutti potremmo conoscere da vicino la condizione del migrante; una condizione in alcuni casi drammatica perché correlata al traffico di esseri umani e a losche organizzazioni che traggono profitto dalla disperazione altrui. Significative sono le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres: “La migrazione è un fatto della vita e una forza positiva. Promuove lo scambio di conoscenze e idee e contribuisce alla crescita economica. Permette a milioni di persone di perseguire opportunità e migliorare la propria vita.

Allo stesso tempo, una migrazione mal governata è causa di grande sofferenza. Costringe le persone nella stretta crudele dei trafficanti, dove affrontano sfruttamento, abusi e persino la morte. Mina la fiducia nella governance e nelle istituzioni, infiamma le tensioni sociali e corrode la nostra comune umanità. Nella Giornata internazionale dei migranti, evidenziamo l’urgente necessità di una governance sicura della migrazione, radicata nella solidarietà, nella partnership e nel rispetto dei diritti umani. Cinque anni fa, la comunità internazionale ha adottato il Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare. Questo è diventato un importante punto di riferimento e una risorsa per gli Stati membri per valutare le azioni, rafforzare la cooperazione ed espandere i percorsi migratori basati sui diritti.
Eppure tali misure rimangono l’eccezione, non la norma. Oggi e ogni giorno dobbiamo lavorare per una gestione più umana e ordinata della migrazione a beneficio di tutti, comprese le comunità di origine, transito e destinazione. Insieme, garantiamo un futuro più sicuro e prospero per tutti.”

di Paola Bonacina

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