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01° Arena di Verona Opera Festival 2024 – il nuovo secolo del Teatro operistico più grande del mondo

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L’inaugurazione sarà il 7 giugno con l’evento straordinario del Ministero della Cultura per celebrare la pratica del canto lirico in Italia patrimonio dell’umanità; poi  l’8 giugno grande apertura di stagione con la Turandot firmata da Franco Zeffirelli nel centenario della scomparsa di Puccini, quindi una nuova produzione della Bohème con la regia di Alfonso Signorini, al debutto areniano.

Per la prima volta Anna Netrebko è Tosca in Arena. E ancora grandi ritorni di Ekaterina Semenchuk, Yusif Eyvazov, Amartuvshin Enkhbat, Ludovic Tèzier, Vasilisa Berzhanskaya, Lawrence Brownlee, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Roberto Alagna, Luca Micheletti, Vittorio Grigolo, Elena Stikhina, Jonas Kaufmann, Luca Salsi. Tra le voci che debuttano in Arena Aigul Akhmetshina, Pretty Yende, Erin Morley, Juliana Grigoryan, René Barbera, Igor Golovatenko, Marta Torbidoni, Paolo Bordogna. Prima volta in Anfiteatro anche per i direttori Michele Spotti, George Petrou e Leonardo Sini.

Inizia il nuovo secolo dell’Arena di Verona Opera Festival. Cinquanta appuntamenti in cartellone dal 7 giugno al 7 settembre, fra cui tre titoli dedicati a Giacomo Puccini nel centenario della morte. La 101a stagione apre con la spettacolare Turandot firmata da Franco Zeffirelli, in programma l’8 giugno alle 21.30. Tosca – che vede Anna Netrebko per la prima volta in questo ruolo in Arena, nella storica produzione “noir” di Hugo De Ana  e un nuovo allestimento della Bohème firmato da Alfonso Signorini  al debutto in Anfiteatro  sono gli altri due capolavori del compositore lucchese in scena nell’edizione 2024. 

Altre quattro opere iconiche coronano il Festival: l’Aida di Giuseppe Verdi è rappresentata in due diverse produzioni, quella “di cristallo” firmata da Stefano Poda per il centesimo Festival (dal 14 giugno al 1° agosto) e l’allestimento rievocativo della storica Aida del 1913 curata da Gianfranco de Bosio (dal 10 agosto al 5 settembre) di cui ricorre il centenario dalla nascita; Carmen di George Bizet nella messinscena “kolossal” con regia e scene di Franco Zeffirelli (dal 5 luglio al 7 settembre); Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, nell’elegante allestimento rococò di Hugo De Ana (dal 21 giugno al 6 settembre). 

Cecilia Gasdia, Sovrintendente Fondazione Arena di Verona spiega: “Con uno sguardo che è proteso al futuro e alle nuove generazioni, diamo il via al nuovo secolo dell’Arena di Verona. E creiamo nuove occasioni di altissimo livello per avvicinare i giovani alla musica classica. Per la prima volta, questa tecnologia approderà in un teatro all’aperto, un unicum che debutterà in anteprima mondiale in Arena”.

Inaugurazione straordinaria il 7 giugno con l’evento in mondovisione La Grande Opera italiana Patrimonio dell’Umanità, promosso dal Ministero della Cultura e realizzato in collaborazione con la Fondazione Arena di Verona, per celebrare la pratica del canto lirico in Italia, proclamata patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Protagonisti 150 professori d’orchestra e oltre 300 artisti del coro, provenienti da tutte le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Sul podio anche il Maestro Riccardo Muti. La Turandot che apre l’Opera Festival sarà registrata da Rai Cultura e trasmessa in differita su Rai3, è diretta dal giovane Michele Spotti – al debutto areniano come le bacchette di George Petrou, impegnato nel Barbiere di Siviglia, e Leonardo Sini, sul podio per Carmen – e vede protagoniste della première le voci di Ekaterina Semenchuk (ruolo del titolo), Yusif Eyvazov (Il principe ignoto) e Mariangela Sicilia (Liù). Lo spettacolo è in scena dall’8 al 29 giugno. 

di Roberto Dall’Acqua

Foto di: https://paroleedintorni.it/

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